All’Ambasciata la festa nazionale dell’Arabia Saudita, ecco i vip presenti

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In foto Faysal Bin Sattam

All’Hotel Parco dei Principi è andata in scena la festa nazionale del Regno dell’Arabia Saudita. Il nuovo Ambasciatore, Sua Altezza Reale il Principe Faysal Bin Sattam, ha accolto gli oltre 500 suoi ospiti, tra politici, imprenditori e rappresentanti del corpo diplomatico.Una serata all’insegna dell’amicizia tra l’Italia e l’Arabia Saudita, dal menù con cibi sia della tradizione araba sia italiana, al coro di bambini vestiti in abiti tradizionali che ha intonato prima l’inno nazionale saudita e poi, in italiano, Fratelli d’Italia.
Alla serata era presente l’obbiettivo del maestro Umberto Pizzi che oltre il Principe ha fotografato Virginia Raggi, Alessandro Profumo, Guido Crosetto e Mara Carfagna fra gli altri. La presenza di Alessandro Profumo non era una novità: il settore elettronica, difesa e sistemi di Sicurezza di Leonardo opera con successo in Arabia Saudita da oltre tre decenni. Da tempo il settore fornisce tecnologie avanzate nei settori aereo, terrestre e spaziale, e più recentemente in aree quali quelle della cyber security e della sicurezza delle informazioni, dei sistemi automatizzati, dei sistemi di gestione del traffico aereo e delle navi, dei sistemi ICT, della sicurezza del territorio e della protezione delle infrastrutture critiche.
Collaborando con l’industria locale, il settore Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza di Leonardo continua a espandere la sua presenza nei mercati della difesa e della sicurezza proponendo soluzioni molto innovative. Tra le altre invece, la Divisione Aerostrutture di Leonardo e’ partner di importanti programmi aeronautici civili europei e nord-americani , dal Boeing 787 la cui fusoliera e’ costruita in materiali compositi piuttosto che in alluminio, al grande Airbus A380, fino ai biturboelica regionali ATR. La Divisione contribuisce ad ogni programma con la propria capacita’ di progettare, costruire, collaudare e integrare strutture e componenti.
Proprio in questi giorni e’ avvenuto l’avvicendamento ai vertici tra Alessio Facondo e Giancarlo Schisano, che e’ originario Di Napoli , classe 1956, ed ha una grande esperienza in Alitalia.
Giancarlo Schisano affiancherà nel ruolo di Capo Divisione Aerostrutture, Alessio Facondo che lascerà l’azienda il 31 dicembre 2018.
Inoltre, Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato che: a decorrere dalla data odierna, viene costituita, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, la Divisione Cyber Security, sita a Genova, nella quale confluiranno la LoB Cyber Security & ICT Solutions e la LoB Homeland Security & Critical Infrastructures della Divisione Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni (SSI).
La responsabilità della nuova Divisione sarà assunta ad interim da Norman Bone, fino alla nomina del nuovo responsabile.
Giancarlo Schisano è nato a Napoli nel 1956, era un alto dirigente delle Ferrovie dello Stato e successivamente fu nominato a capo della direzione operativa di Alitalia.
E’ il fratello di Roberto Schisano, il manager dell’informatica che Romano Prodi, quando era presidente dell’Iri, nel 1994 mise alla guida di Alitalia come amministratore delegato.Nell’estate 2005 Schisano entrò nella squadra dei manager di Alitalia, prima a capo del settore merci (Alitalia cargo) e, dopo pochi mesi, nel gennaio 2006 fu nominato a capo della direzione operativa della compagnia. In pratica, era l’uomo che doveva far volare gli aerei.
Da allora Alitalia è passata attraverso tre fallimenti. In Alitalia-Sai con gestione arabo-australiana Schisano è diventato Chief operating officer. Quando il 19 settembre 2015 l’a.d. Silvano Cassano diede le dimissioni e i poteri furono affidati per sei mesi all’allora presidente, Luca Cordero di Montezemolo, il cda affidò a Schisano la gestione operativa, affiancato da Duncan Naysmith, il manager di Etihad che doveva controllare la cassa. Con l’arrivo dell’a.d. Cramer Ball, nel marzo 2016, dall’interessato, che ritiene di aver dato un contributo all’Alitalia.
Il nuovo AD dovrà avvalersi di un know How che ha posto la Campania al centro dei programmi, delle prospettive e delle capacità manageriali che mai come oggi si rivolgono verso i mercati asiatici e arabi, che del resto si sono sempre mostrati particolarmente interessati al prodotto aeronautico nostrano.