Alla ricerca degli “emoticon” del Principe di Sangro, i “Segni Svelati” di Sansevero

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A ispirare i giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli non è stata solo la potenza estetica della Cappella Sansevero, ma anche quella “ironica” del suo artefice. Raimondo di Sangro, infatti, prestò per tutta la vita una particolare attenzione al segno grafico e tipografico. Nella sua stamperia il principe sperimentò un metodo per imprimere più colori con una sola tirata di torchio, senza contare che il suo estro si cimentò, tra il serio e il faceto, perfino nella proposta e nel disegno del “punto ironico”, un nuovo segno di interpunzione che può considerarsi a pieno titolo un antesignano delle emoticon.

Con il complesso apparato simbolico di questi segni hanno fatto i conti nei mesi scorsi i giovani artisti nell’ambito del concorso “Segni svelati. Opere grafiche per la Cappella Sansevero” indetto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal Museo Cappella Sansevero. I partecipanti al bando sono stati invitati a presentare un’opera grafica liberamente ispirata alla Cappella Sansevero, utilizzando le diverse tecniche di incisione, e sono stati valutati da una giuria composta da Fabrizio Masucci, presidente del Museo Cappella Sansevero, Erminia Mitrano, docente di Grafica d’Arte e vicedirettore dell’Accademia, e Angela Tecce, direttore del Polo Museale della Calabria.

 

1 Ciro Sannino Il grande segreto Mostra Segni svelati 2016 Opera vincitrice

 

Sul podio salgono ex aequoGuendalina CristianoAngelo Pisano e Ciro Sannino, che hanno ricevuto dal Museo Cappella un premio di cinquecento euro ciascuno e la possibilità di raccogliere per l’occasione le loro opere in una preziosa cartella d’arte, tirata in cinquanta esemplari numerati, a cura dell’Accademia di Belle Arti. “C’è chi ha guardato alle sculture […] e chi è rimasto affascinato dai simboli; c’è chi ha lavorato sul corpo e chi sull’architettura – osserva Lea Mattarella nel contributo critico – chi ha insistito sui dettagli e chi ha inventato astrazioni. Alcuni hanno lasciato poche tracce, altri hanno ricoperto il foglio, qualcuno ha diviso la composizione a metà e altri ancora hanno preferito un continuum in cui tutto è legato. La Pudicizia, il pavimento labirintico, la rete del Disinganno sono state le immagini più gettonate. Ma è bello vedere come ognuna di queste immagini sia stata trasfigurata da una nota personale, un proprio respiro”. Tutti i lavori saranno esposti nella mostra che sarà inaugurata mercoledì 22 giugno alle ore 18.00 a Palazzo Sansevero in Piazza San Domenico Maggiore, in un nuovo spazio dell’Atelier di Lello Esposito, per la prima volta aperto al pubblico.

Insieme alle tre opere vincitrici sarà possibile ammirare le incisioni di tutti i giovani selezionati: Carolina Alessi, Sergio Alfano, Miriam Altomonte, Daniela Calicchio, Carmen Campana, Roberta Esposito, Francesco Giordano, Vittorio Iavazzo, Vlad Mircea MarcheseGiacomo Marguglio, Andrea Matarazzo, Filomena Nicastro, Annalisa Paciullo, Angela Passannanti, Giusy Petrone, Vito Polito, Rosa Prezioso, Carmen Sorrentino, Giovanni Timpani, Bruno UrgoLishou XuPietro Zara.

Il catalogo della mostra “Segni svelati”, pubblicato dalla neonata sigla editoriale “Edizioni Museo Cappella Sansevero”, è stato realizzato con il sostegno del Banco di Napoli, che rinnova anche quest’anno la collaborazione con il Museo, confermando la sua attenzione all’arte e alla valorizzazione del mondo giovanile. Corredato dal testo critico di Lea Mattarella, il catalogo ospita, inoltre, i contributi di Fabrizio MasucciPaolo Ricci, presidente dell’Accademia, Giuseppe Gaeta, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Francesco Guido, direttore Generale del Banco di Napoli.