Alis: In dieci anni i costi dei noli marittimi sulle rotte per la Sicilia e la Sardegna giù del 40%

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In foto Guido Grimaldi, presidente di Alis

Nell’ultimo decennio i noli marittimi praticati, in particolar modo sulle rotte che servono Sicilia e Sardegna, hanno beneficiato di ribassi che in media si attestano su percentuali tra il 30% fino ad arrivare ad un 40% in meno. È quanto risulta da una analisi condotta dall’Ufficio studi di Alis congiuntamente alla Università degli Studi di Napoli Parthenope ed alla Svimez. “Dati che – spiega l’associazione che riunisce le aziende di logistica – non possono essere ignorati nell’analisi di quanto andrà a verificarsi il prossimo anno, quando le compagnie armatoriali dovranno fare i conti con la nuova normativa IMO 2020 che prevede una riduzione del tenore massimo di zolfo consentito nel carburante ad uso marino dall’attuale 3,5% allo 0,5%». «Gli investimenti per tali adeguamenti – si legge in un comunicato diffuso dall’associazione -sono stati notevoli ed hanno costretto gli armatori a modifiche tariffarie per far fronte agli extra-costi che dovranno sopportare a partire dal prossimo gennaio al fine di continuare ad offrire i collegamenti marittimi verso le isole e le autostrade del mare, garantendo lo spostamento delle merci in maniera sempre più puntuale, rapida, sicura ed ecosostenibile”.
“Ad ogni modo – prosegue la nota – è utile ricordare che grazie agli investimenti effettuati dagli armatori italiani nell’ultimo decennio in navi di ultima generazione con sempre maggiore capacità di stiva, dotate di sistemi di efficientamento energetico, è stato possibile raggiungere delle economie di scala e di scopo che hanno garantito una progressiva e costante riduzione dei noli dal 2010 ad oggi. Gli investimenti effettuati hanno consentito agli armatori di abbassare i noli (prezzi di trasporto in nave dei TIR o dei rimorchi) ai propri clienti ossia le società di logistica, di autotrasporto ed i cosiddetti padroncini che hanno quindi riscontrato una sempre maggiore opportunità economica nell’utilizzo dei collegamenti per le isole e le autostrade del mare rispetto alla tradizionale modalità tutto strada. In aggiunta a tutto questo, proprio in riferimento ai collegamenti marittimi con le grandi isole, ovvero Sicilia e Sardegna, si è assistito nell’ultimo quinquennio ad una vivace concorrenza tra armatori che ha fatto sì che i prezzi di trasporto dei camion e dei rimorchi via nave si trovino quasi ai minimi storici dagli ultimi dieci anni.
Lo studio condotto dall’Ufficio studi di Alis analizza l’andamento grafico delle tariffe di mercato di tre delle principali linee del mercato siciliano e sardo nel corso degli ultimi dieci anni. Risulta evidente che rispetto a dieci anni fa, le tariffe per il trasporto dei mezzi commerciali sulle suddette rotte hanno subìto un forte calo riconducibile agli investimenti effettuati dagli Armatori. Grazie quindi agli sforzi sostenuti dalle compagnie di navigazione italiane, il trasporto non ha mai pagato noli marittimi così competitivi.
La situazione per le compagnie armatoriali che offrono servizi RO/RO tra le grandi Isole e il Continente, è risultata di certo favorevole alle aziende di trasporto e logistica, come del resto è comprovato dalla dinamica dei flussi di traffico trasferiti dal tutto strada all’intermodale gomma-mare. Altro effetto positivo in termini di esternalità è stata la forte diminuzione di mezzi industriali pesanti coinvolti in incidenti stradali. In aggiunta a quanto sopra è da considerare chele navi di ultima generazione impiegate sulle rotte verso le isole e le autostrade del mare sono dotate di capacità di stiva sempre maggiore, ed hanno azzerato le emissioni di CO2 in porto grazie all’adozione di sistemi di alimentazione basati su batterie al litio. Tali caratteristiche hanno contribuito a ridurre i costi del trasporto ed al contempo a migliorare notevolmente l’impatto ambientale.
I grafici seguenti espongono le dinamiche dei noli (tariffe-prezzi) per Sicilia e Sardegna sulle rotte tra Genova, Ravenna, Livorno e Catania e tra Livorno – Olbia e tra Livorno, Genova e Cagliari. E’facile notare che seppur la dinamica dei noli verso la Sicilia è in evidente calo ma in maniera graduale, i noli verso la Sardegna subiscono un calo molto più rilevante.

In aggiunta a quanto sopra, è da tener presente, come detto all’inizio, che i noli marittimi praticati, in particolar modo sulle rotte che servono Sicilia e Sardegna, hanno beneficiato di ribassi che in media si attestano su percentuali tra il 30% fino ad arrivare ad un 40% in meno rispetto ai prezzi applicati un decennio prima.