Alibaba importa arance siciliane in Cina, il ruolo della diplomazia italiana

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In foto Ettore Francesco Sequi

L’aveva promesso: “Alibaba avvierà l’import di arance siciliane in Cina via aereo in occasione del Capodanno”, caduto a metà febbraio scorso. E lo ha mantenuto. Rodrigo Cipriani Foresio, Managing director di Alibaba Group Italy, Greece, Spain and Portugal & General manager di Europe Tmall Business Development, ha brindato a questo successo al quale l’azienda ha lavorato per due anni in stretto contatto col Distretto agrumi di Sicilia e con la collaborazione del ministero delle Politiche agricole, dell’Ice e della Regione. “Sono veramente contento del fatto che sta per partire il primo carico di arance siciliane via aereo verso la Cina: è un accordo che abbiamo firmato con il ministro Centinaio subito dopo la visita a Shanghai, questo significa che non porteremo solo artigianato ma anche agroalimentare, con grandi opportunità per comparti che erano in forte crisi”», ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a margine del forum Italia-Cina.
“La firma della Via della Seta, le relazioni diplomatiche e industriali che possono nascere grazie agli accordi che si firmano in questi giorni – ha aggiunto – creeranno più posti di lavoro in Italia per le nostre aziende, faranno nascere nuove imprese in Italia”. L’arancia rossa sarà presente in una fascia di mercato premium, di alta qualità e distribuite a partire dalle prossime settimane, inizialmente tramite MrFresh di Tmall, una dei ‘marketplaces’ on line del gruppo Alibaba che conta 637 milioni di consumatori cinesi attivi, e Freshippo, catena di supermercati ‘new retail’. Il prossimo 2 aprile l’Ambasciata italiana a Pechino , di cui l’Ambasciatore Ettore Sequi, ospiterà una conferenza stampa nella quale Alibaba presenterà agli oltre 600mln di clienti cinesi le prime arance siciliane spedite via aereo dalla ditta Pannitteri col marchio “Rosaria”, anche queste acquistate da Alibaba. Il colosso dell’e-commerce cinese ha così deciso di investire sulla promozione della Sicilia partendo dal primo dei suoi prodotti d’eccellenza, per passare alla cultura e alla conoscenza della regione e per finire con l’attrazione di turisti nell’Isola.
“Questo è solo un primo test – racconta Rodrigo Cipriani Foresio – , con le prime arance siciliane nei nostri 150 supermarket della catena Freshippo (anche noto come Hema). Speriamo di incontrare il gusto dei consumatori. Loro, specie i giovani, conoscono le arance importate da Cile e Spagna, ma le siciliane competono in bontà, qualità e contenuto di vitamine. Il nostro compito è spiegarlo”. Si avvia, cioè, un grande processo di comunicazione sostenuto dai ministeri e dall’Ice “per fare conoscere non solo questo prodotto, ma anche le altre eccellenze, come olio e vino, e quindi la terra da cui provengono. Un’esperienza sensoriale e culturale insieme, offerta ai cinesi che adorano i prodotti italiani ma che ne conoscono una parte. Aiutiamo le aziende siciliane a vendere il meglio di sé in Cina”.
La promozione riguarderà l’agroalimentare, la dieta mediterranea, i nostri beni culturali. L’obiettivo è anche ampliare i flussi turistici, che richiedono però l’attivazione di voli diretti. “Nel 2018 – dice Cipriani Foresio – 3,5 mln di cinesi sono venuti in Italia, anche grazie alla nostra piattaforma di viaggi Fliggy che facilita l’arrivo e il soggiorno. I cinesi sono attirati da ciò che è “friendly”, cioè che gli facilita la vita: dal potere pagare via smartphone tramite il sistema di pagamento Alipay al trovare alberghi certificati per l’accoglienza di cinesi, fino agli aeroporti certificati “friendly”.
Per portare in Sicilia i cinesi, che amano cultura, shopping e prodotti d’eccellenza, occorrono “più voli diretti perché gli operatori li portano a Londra, Parigi, ma si fermano solo 2 giorni in Italia; più strutture formate per i cinesi; e sistemi di pagamento favorevoli”.