Alfredo Budillon nominato tesoriere dell’Oeci, l’Organizzazione degli Istituti europei contro il cancro

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in foto Alfredo Budillon

Dalla scorsa settimana c’è un po’ di Napoli nell’Oeci, l’organizzazione non governativa fondata a Vienna nel 1979 e trasformata nel 2005 in Oeci-Eeig, un gruppo europeo di interesse economico che comprende i più importanti centri oncologici europei. Il direttore scientifico dell’Istituto dei tumori di Napoli, Alfredo Budillon, è stato nominato tesoriere per il triennio 2024-2027. Oltre al Pascale, in Italia fanno parte dell’Organizzazione gli Irccs di Milano, Roma, Aviano, Bari, Veneto, lo Ieo (Istituto Europeo di Oncologia), l’Humanitas, il San Raffaele. Membri dell’Oeci sono anche diversi importanti centri oncologici del Cile, Colombia, Giordania, Federazione Russa, Tanzania, Turchia, Ucraina e Vietnam.
L’obiettivo dell’Oeci è accelerare l’applicazione di approcci assistenziali multidisciplinari personalizzati per ridurre la mortalità e garantire un accesso equo alle cure a tutti i malati di cancro e sostenere iniziative parallele al di fuori dell’Ue e in altri continenti. Questo obiettivo viene raggiunto promuovendo e valorizzando il concetto di “completezza” intesa come capacità di svolgere attività assistenziale, di ricerca e formativa- e “multidisciplinarietà” in campo oncologico. L’Oeci è attualmente orientata al miglioramento della qualità e dell’organizzazione interna dei suoi membri, con un programma di certificazione riconosciuto anche dal Ministero della Salute Italiano, al sostegno della ricerca di base, traslazionale e clinica, alla collaborazione per le buone pratiche con i pazienti, al miglioramento degli approcci di patologia molecolare, all’esecuzione di studi sull’economia del cancro e sui dati del mondo reale per produrre evidenze. Gli obiettivi sopra indicati vengono realizzati anche grazie alla partecipazione dell’Oeci ad alcune attività della Comunità Europea legate alla Missione Europea contro il cancro e al Piano europeo di lotta contro il cancro.