Alessandro Pansa cooptato nel Consiglio di amministrazione di Tim

255
In foto Alessandro Pansa

Quasi un colpo di scena quello con cui il Cda di Tim ha cooptato Alessandro Pansa come Consigliere di amministrazione.Il board dell’ex monopolista delle tlc, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha proceduto, a maggioranza, alla cooptazione di Pansa, ex capo della Polizia e attualmente presidente di Sparkle oltre che di Telsy, società del gruppo Telecom Italia, che si occupa di cybersecurity. E’ nel 2013 che Pansa fu nominato dal Consiglio dei Ministri Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e dal 2016 al 2018 è stato a capo del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).Con una carriera ai vertici delle istituzioni della pubblica sicurezza, Alessandro Pansa svolge già anche il ruolo di Advisor di Tim per le tematiche relative all’Organizzazione della Sicurezza per quanto attiene alla normativa sul “Golden Power”. Un ruolo in cui ha contributo nella definizione delle iniziative di Tim per rafforzare i suoi presìdi di Cybersecurity per l’azienda e per i suoi clienti.A gennaio scorso Arnaud de Puyfontaine, espressione di Vivendi nel cda di Tim, aveva lasciato il suo incarico e la poltrona era rimasta vacante. Nelle scorse settimane, Vivendi, primo socio di Telecom Italia, aveva indicato l’ex presidente di Leonardo Luciano Carta per il board del big delle telco, per prendere il posto lasciato vacante dall’ad della media company francese de Puyfontaine.Poi, tra i nomi sul tavolo del Cda di Tim è arrivato quello di Pansa all’ interno della rosa proposta dal Comitato nomine e ha avuto la meglio su quello dell’uomo forte per cui spingeva Vivendi.Ora, in una fase delicata per Tim, con il dossier della cessione della Netco più che mai aperto, c’è da capire come i francesi di Vivendi prenderanno l’esclusione di Carta.Intanto il mercato ha puntato i fari sul titolo Tim, che tutto il giorno sugli scusi a Piazza Affari, ha chiuso in rialzo del 4,54%. Gli analisti di Equita lo raccomandano con un giudizio ‘buy’, sottolineando i rumors secondo cui, a proposito del dossier caldissimo della cessione della Rete, “F2i sarebbe interessata al deal NetCo (probabilmente al fianco di Kkr)”. Secondo le indiscrezioni – aggiunge Equita nel commento – “F2i sarebbe pronto a prendere una partecipazione fino al 15% di NetCo al fianco di KKR”. Gli esperti della sim aggiungono che “la partecipazione di F2i, oltre all’aspetto finanziario, potrebbe rappresentare una ulteriore garanzia istituzionale per il governo, insieme alla governance di NetCo offerta” dal fondo americano “KKR, in una fase in cui risulta più complesso il coinvolgimento diretto di Cdp”. Una eventuale richiesta di assemblea da parte di Vivendi ipotizzata da rumors di stampa, per Equita “sembra una strada complessa e che rischierebbe di destabilizzare il gruppo in una fase molto delicata, e quindi rischiosa per la stessa Vivendi”. E infatti sul dossier della cessione della Netco è atteso il prossimo cda dell’ex monopolista delle tlc proprio la prossima settimana, il 19 giugno.