Albero Rosso, convention all’Hotel Gli Dei: Promuovere la cultura della donazione

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Quando, nel pieno dell’emergenza Covid, dall’Ospedale Cardarelli di Napoli partì un appello accorato (“I reparti sono in affanno, serve sangue”), 50 volontari dell’Associazione Albero Rosso si presentarono in una sola mattinata per donare il sangue.
L’associazione “L’Albero Rosso”, oggi presieduta dall’avvocato Michele Curto, nasce a Napoli il 28 Giugno 1997 grazie ad un gruppo di donatori volontari; negli anni vengono apportate alcune modifiche, cambia l’assetto interno grazie anche all’adesione di nuovi soci, viene creato il logo che accompagna il nome “L’Albero Rosso” e, a partire dal 4 dicembre 2000, viene sottoscritta la Convenzione a norma di legge, tuttora in vigore, con l’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli.
“Fin dalla sua costituzione – viene spiegato -, l’Associazione ha svolto la sua attività privilegiando la promozione della cultura della donazione nella convinzione di dover offrire delle risorse quantitativamente e qualitativamente adeguate. La crescita qualitativa si ottiene attraverso un aumento del numero di donatori volontari attivi, cioè coloro che donano ‘periodicamente’ il sangue effettuando almeno una donazione ogni due anni, come previsto dalla normativa. Più donatori attivi significa più sicurezza e meno donatori ‘sostitutivi’ o occasionali”.
Per suggellare l’armoniosa collaborazione e il coinvolgimento attivo di tutti i soci e dopo gli anni di stallo causati dalla pandemia, sabato scorso, presso l’Hotel Gli Dei, si è svolta la cerimonia di consegna premi per omaggiare tutti gli associati che si sono distinti con la loro opera solidale in veste di donatori. Medaglie d’oro e d’argento, targhe, carte regalo ma soprattutto gioia e passione condivisa.
“E’ sempre emozionante per noi tirare le somme di un anno di lavoro – spiega Roberto Intermoia del comitato esecutivo dell’Albero Rosso -, constatare l’impegno dei tanti associati nel donare e riuscire a trascorrere qualche ora tutti insieme per condividere gli obiettivi raggiunti e rafforzare il valore della nostra missione. E’ stata una serata anche divertente – aggiunge Intermoia – e ringraziamo Emilio Vittozzi per averla animata, insieme al musicista Alberto D’Angelo. Un ringraziamento particolare va al dottor Angelo Zuccarelli, direttore sanitario del Sit del Cardarelli, la cui presenza ci ha davvero inorgogliti, e poi, ancora, a Tonino Scala per le profonde riflessioni che donano spessore culturale e letterario; un grazie di cuore a Rosa Criscuolo de Il Monito, Riccardo Guarino di Rinascimento Partenopeo, gli amici del Gruppo Ci vediamo In Pista, il Fondo di Solidarietà, il Rotaract, che da sempre ci affiancano nella nostra missione di sensibilizzazione alla donazione di sangue. E, naturalmente, ringraziamo tutti i nostri volontari, senza i quali nulla di tutto ciò sarebbe possibile”.