Al via la rassegna Oltre la linea 2016 a cura di Associazione ItinerArte

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L’evento conclusivo della stagione teatrale, programmato dallo spazio eventi partenopeo, è dedicato ai ‘percorsi di danza contemporanea e altre arti’                                         

Primavera di grande danza a Napoli ed in Campania, soprattutto in vista dell’inaugurazione del Napoli Teatro Festival 2016, peraltro contestuale al termine della stagione teatrale 2015/2016 del Teatro Elicantropo di Napoli. La coda coreutica in programmazione prevede l’evento Oltre la linea 2016, rassegna di danza contemporanea e altre arti, che vedrà alternarsi in scena le compagnie Akerusia Danza ed ArtGarage/Körper, due tra le realtà più in vista del panorama coreutico di sperimentazione ed avanguardia. Già avvezzi a rappresentazioni in Italia ed all’estero, i due ensemble porteranno un variegato programma sulle tre serate da domenica 15 maggio a martedì, proponendosi come un faro contemporaneo nel solco tracciato dal Teatro Elicantropo di Napoli. Oltre la linea è un progetto a carattere regionale, ideato nel 2010 dall’Associazione Culturale ItinerArte, finalizzato alla promozione della danza contemporanea e del teatrodanza, attraverso un percorso itinerante nel quale sarà protagonista il Teatro Elicantropo di Napoli, struttura ideale per una completa simbiosi tra corpo, spazio e musica. Il luogo dello spazio scenico risulta, quindi, come una scatola magica in cui tutto si muove per la ri-creazione della realtà, attraverso il gioco delle forme, delle luci, delle improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento espressivo. Ad inaugurare la rassegna Oltre la linea domenica 15 maggio sarà la compagnia Akerusia Danza con I suoni del silenzio, nuovo progetto delle coreografe BRUISE una scena compagnia Akerusia DanzaElena D’Aguanno e Sabrina D’Aguanno, interpretato da Federica Curato, Viviana Di Napoli, Valentina Valentino, Roberta Volpe. Una coreografia da ascoltare oltre che da vedere. La musica e la danza faranno ascoltare il silenzio, e, in silenzio, si ascolteranno la musica e la danza. Il silenzio diventa scenografia sulla quale sono disegnate forme sonore. Il silenzio diventa elemento fondamentale per legare i suoni, dare forma alla musica e dare un’immagine al sistema dei suoni. Il silenzio darà valore alle note e al movimento dei danzatori. A seguire, sempre domenica 15 maggio la compagnia Akerusia Danza presenterà Bruise, con le coreografie di Antonello Apicella e Ina Colizza, che ne sono anche interpreti. Il nucleo ispiratore di questa coreografia contiene elementi della relazione tra due individui, che hanno desiderato ‘mettersi in comune’ e rappresentare, quasi in chiave autobiografica, una parte della propria storia di vita. La scintilla che ha dato inizio al lavoro coreografico è stata la conclusione di una storia (di amore, di amicizia, di vita: non importa) piuttosto turbolenta, che ha lasciato una scia di sentimenti contrastanti, oscillanti tra il senso di vuoto e di soffocamento. La coreografia visualizza questi sentimenti, come sono vissuti: un dolore, invisibile, che continua e crescere dentro di sé, ma così forte da lasciare il segno. La partecipazione della compagine Artgarage/Körper vedrà in scena ben tre allestimenti inediti nell’ambito della rassegna, tratti da Human Bodies e risultanti da otto mesi di formazione professionale con residenza coreografica. Le loro performance inizieranno sempre domenica 15 maggio e vedranno impegnati i coreografi Elwira Piorun, Angelo Parisi, Emma Cianchi. Nella rassegna dell’Elicantropo la danza manifesta l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari. La tensione alla massima libertà da qualsiasi schema pre-concetto determina, così, l’esprimersi “alto” di un modo di intendere la vita, sia nei suoi aspetti quotidiani sia astratti. La danza rappresenta la massima espressività del sentimento, specie se libera di contaminarsi, sporcarsi e ricrearsi, in contatto con altre arti vicine come la pittura, la poesia, il teatro, la musica.