Il 28 gennaio 2022, Michael Hošek, presidente di Europarc Federation, ha comunicato all’Ente Parco Nazionale del Vesuvio l’attribuzione dell’ambito riconoscimento “Award of European Charter for Sustainable Tourism in Protected Areas”, la Carta europea per il turismo sostenibile (Cets) nelle Aree protette – per il quinquennio 2021-2025.
“La Cets – si legge in una nota dell’ente Parco – rappresenta il punto di arrivo di un processo partecipato, promosso dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che ha coinvolto numerosi operatori del turismo del territorio, rappresentati in forma aggregata, che si sono di volta in volta confrontati in un Forum per mettere a punto la strategia di sviluppo e un piano di azioni per i prossimi cinque anni. Al Forum per il turismo sostenibile organizzato dall’Ente parco hanno aderito preliminarmente una serie di soggetti aggregati o rappresentanti degli operatori del settore dell’ospitalità, delle aziende agricole, dei consorzi di valorizzazione, delle imprese artigiane, delle maggiori associazioni ambientaliste e del territorio, delle associazioni di categoria, di Aigae, Gal, Scabec, Mav, Ente Ville Vesuviane e altri ancora. Con questi operatori, nonostante le problematiche della pandemia e le restrizioni dettate dalla emergenza Covid-19, si sono tenuti numerosi incontri, nei quali si sono raccolte le opinioni esperte dei portatori d’interesse riguardo a punti di forza e di debolezza del territorio, le caratteristiche del turismo nell’area vesuviana e le esigenze dei turisti nell’ambito di un mercato che varia molto rapidamente e in maniera intensa. Sulla base di queste informazioni, il Forum, coordinato dall’Ente parco con il supporto di Federparchi, ha individuato in maniera collegiale gli obiettivi chiave della strategia, ed ha definito il Piano delle azioni, per la candidatura del Parco Nazionale del Vesuvio al riconoscimento della Cets”. Il Comitato di Valutazione di Europarc, prosegue la nota, “ha commentato favorevolmente il vasto numero di azioni e progetti avviati e da avviare dall’Ente parco e nel parco per i prossimi anni, in materia di turismo. Positiva è stata anche la valutazione delle strategie messe in campo per il rilancio delle attività legate al turismo e gli sforzi fatti per gestire i flussi turistici, in chiave di ecosostenibilità, anche in questa fase di emergenza”.
“Con il percorso intrapreso con la Carta Europea del Turismo Sostenibile – spiega il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo – d’intesa con gli operatori del territorio, abbiamo inteso mettere a sistema le diverse iniziative avviate e da avviare per la promozione di un turismo rispettoso dell’ambiente, come quelle del Grande Progetto Vesuvio. La Cets – prosegue Casillo – è una metodologia di lavoro basata sul confronto costante con gli operatori e vuole rappresentare una maggiore condivisione delle scelte strategiche, tese a migliorare l’efficacia delle soluzioni identificate e a integrare il numero e la tipologia delle iniziative, sempre con un occhio alla eco-sostenibilità dei processi. Siamo convinti che la stretta collaborazione con gli operatori del territorio rappresentati nel Forum sia lo strumento efficace per fare rete, integrare l’offerta turistica e avviare i processi virtuosi dell’economia circolare. Ci attendono 5 anni – conclude il presidente – per attuare le 10 Azioni previste dal Piano della Carta Europea del Turismo Sostenibile e c’è molto da fare, a partire dall’allargamento del Forum ad un numero sempre maggiore di soggetti, sempre più rappresentativo”.
“Con il Forum – racconta il Direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, Stefano Donati – abbiamo messo a fuoco che, fino ad oggi, il turismo ha caratterizzato lo sviluppo economico dell’area del Parco in maniera poco equilibrata, interessando in modo significativo solo aree ristrette del territorio e un numero molto esiguo di operatori. Ne è un esempio emblematico – spiega Donati – la visita al cratere del Vesuvio, che rappresenta certamente un’attrattiva unica, ma finora è stata promossa come episodio a sé stante e non come traino, come elemento centrale di proposte integrate e funzionali a una fruizione più ampia del territorio”. “L’area vesuviana – prosegue il direttore del parco – possiede una notevole ricchezza e varietà di risorse naturalistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche, in grado di fungere da attrattori per differenti tipologie di visitatori lungo tutto il corso dell’anno. L’azione di coordinamento tra Ente Parco e operatori che si realizzerà attraverso la Carta sarà utile a mettere a sistema i valori ed i punti di forza di tutto il territorio nel suo complesso, innovando il modello di gestione del turismo, rendendolo multi-stagionale e costruendo sinergie, sia all’interno del proprio territorio, che con soggetti “turisticamente maturi” ad esso limitrofi”. “Esprimo la mia soddisfazione per il traguardo raggiunto dal Parco Nazionale del Vesuvio – dichiara Giampiero Sammuri, Presidente Federparchi, Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali – territorio di eccellenze naturalistiche e caratterizzato dalla unicità del suo vulcano. Federparchi – aggiunge il presidente Sammuri – da anni è impegnata nel supporto per la diffusione nelle aree protette della Carta Europea del Turismo Sostenibile promossa da Europarc Federation, di cui Federparchi è la sezione italiana. Si tratta di una prestigiosa certificazione internazionale che, in base a rigorosi standard e ad un percorso complesso e impegnativo, attesta la qualità dell’offerta turistica nei parchi italiani. Con la Cets il parco del Vesuvio compie un ulteriore passo avanti all’insegna della sostenibilità”.