Sorrento: al Museo Correale di Terranova, si parlerà delle porcellane

15

Venerdì 18 ottobre, alle 17,30, si riaprono le porte del Museo Correale di Terranova a Sorrento per il secondo appuntamento di «Conversazione d’arte al Correale». A conversare sul tema, nella Sala degli Specchi, sarà Luisa Ambrosio, già direttrice del Museo delle Porcellane Duca di Martina in Villa Floridiana a Napoli , con l’introduzione del Presidente del Museo Correale Gaetano Mauro e la moderazione di Costanza Martina Vitale. «Sarà un tuffo nell’Europa pre-settecentesca, affascinata da questa nuova manifattura, la porcellana, che prendeva il nome di ‘oro bianco’, ambita e sviluppata dall’oriente dalle migliori casate nobiliari europee: è questo l’argomento principe. Una moda, quella delle porcellane orientali – dicono dal Museo Correale – che coinvolse tutta l’Europa, in particolare dal 1500 quando gli Olandesi iniziarono a importarle dall’Asia nel vecchio Continente, ancora all’oscuro dell’ingrediente segreto per produrre la porcellana: ossia il caolino. Una corsa alla collezione più bella, più pregiata, una sana competizione dell’arte manifatturiera tra i nobili di tutta Europa che iniziarono a commissionare alla Cina prevalentemente, e poi al Giappone, le porcellane d’arredo». Anche i Conti Alfredo e Pompeo Correale non rimasero estranei a questa tendenza e iniziarono a collezionare porcellane per arredare le proprie residenze: la casa di Napoli , la casa dei Falangola a Sorrento, il Palazzo della Rota e la Villa del Capo. Queste porcellane confluiscono tutt’oggi nella collezione di porcellane orientali, ancora poco conosciute, presenti nel Museo Correale di Sorrento. Al Museo Correale, infatti, è possibile osservare alcune porcellane cinesi che sono state prodotte nelle fornaci di Jingdezhen, cittadina della provincia del Jiangxi e risalgono soprattutto alla dinastia Qing (1644-1911) e nello specifico all’era di regno dell’imperatore Kangxi (1662) -1722). Le porcellane giapponesi, la cui produzione iniziò solo nel XVII secolo, furono invece prodotte nelle fornaci di Arita, nell’isola di Kyushu e risalgono soprattutto al secolo XVIII. Sarà proprio Luisa Ambrosio a guidarci attraverso queste opere d’arte, confrontandole con un’altra grande collezione, quella del duca di Martina, nella Villa Floridiana di Napoli . A tutti i partecipanti, per l’occasione, il Museo Correale farà rivivere l’ora del tè nella Sala degli Specchi grazie alla collaborazione della «Bottega di Nonna Vittoria» e verranno esposti alcuni pezzi inediti delle porcellane orientali dei Correale.