Al Diana di Napoli torna la grande danza: dallo Schiaccianoci alle coreografie ispirate a Kahlo e Piaf

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di Massimiliano Craus

Il periodo delle feste è il migliore momento per celebrare Tersicore, soprattutto dopo due anni di oblio, restrizioni, rinvii e soprattutto tanti teatri chiusi con compagnie al palo! Ma finalmente si riparte, con una visita all’ensemble di Frattamaggiore diretto da Maria Teresa Spena e Roberta de Berardinis. E’ passato poco tempo da quando l’abbiamo vista eppure i programmi fitti della stagione non lasciano il tempo di respirare a chi ha chiuso una lunga parentesi, Francesca Laezza, ed a chi invece si sta preparando al grande salto, ovvero Irene De Rogati. Due nomi che si aggiungono inevitabilmente al novero di un ensemble che ha ormai quarantasette primavere di danza al suo attivo e le cinquanta candeline a vista. Una storia nella città e nell’intera regione che ha accolto nelle sue quattro mura tanti volti noti della danza fino agli ultimissimi due sempre più affezionati Anbeta Toromani ed Alessandro Macario. Ma procediamo con ordine. Il 3 luglio del 2021 al Teatro Diana di Napoli Francesca Laezza ha potuto indossare le sue punte per chiudere in bellezza la sua stagione con “La fille mal gardée” e “Paquita”, due titoli del repertorio di primissimo piano con un’evoluzione dei personaggi davvero significativa. Dalla popolana settecentesca coreografata da Dauberval alla zingara e principessa di Mazilier, uno dei soggetti più accattivanti dell’Ottocento. E qui l’affidabilità dell’artista ospite Alessandro Macario ha fatto la differenza, consentendo a Francesca Laezza di esprimersi su livelli che poi ha rimostrato lo scorso 21 dicembre nella sede di Frattamaggiore. Un excursus che Maria Teresa Spena, Roberta de Berardinis, Francesco Capuano ed Ilaria Zavatta hanno seguito nel tempo con il conseguimento di risultati sempre più importanti. Fino al prossimo appuntamento del 2 luglio al Teatro Diana di Napoli, con un ideale passaggio del testimone dalla Laezza ad Irene De Rogati, la nuova promessa che si fa strada. E con un programma mozzafiato. Era dicembre quando abbiamo incontrato la direzione artistica e già si snocciolava il canovaccio che si stava cucendo su di lei, la nuova protagonista di una serata attesissima. Eh sì, ormai la normalità è un bene prezioso che a Frattamaggiore hanno saputo coltivare con pazienza e sapienza, proprio come nelle corde pluriennali dell’ensemble di Maria Teresa Spena. Non ci resta che entrare nel merito, dunque. Con lo spettacolo che scandirà il tempo del reale ritorno alla normalità, alla scena, proprio come accaduto lo scorso luglio quando l’ensemble di Maria Teresa Spena e Roberta de Berardinis aveva dato il là alla riapertura ufficiale del Teatro Diana di Napoli dopo mesi di oblio. Un ricordo lontano per fortuna, soprattutto sei si pensa al pienone di pubblico, critica ed emozioni a cui gli artisti dovranno abituarsi in vista del prossimo spettacolo del 2 luglio con una miscellanea di titoli su tutti: in primis con il balletto del repertorio romantico “Lo Schiaccianoci” di Lev Ivanov, il libretto di Marius Petipa e le musiche di Piotr Ilich Ciaikovskiy. Chi non conosce il secondo balletto della trilogia del compositore russo? Un capolavoro del 1892 rimasto indelebile nella storia di tutti i tempi. A seguire coreografie ispirate, come nel solco della tradizione di Maria Teresa Spena ed oggi anche di Roberta de Berardinis, a grandi personalità dell’arte e della cultura mondiale. Quest’anno ben due donne del colore e del canto: Frida Kahlo, tra l’altro in mostra a Napoli per moltissimi mesi, ed Edith Piaf. Il Musical “La vie en rose” è probabilmente lo spartito modello a cui non ci si poteva proprio non ispirare e così, in un battito d’occhio, si è passati dal dire al fare con naturalezza e disinvoltura. Un evento nell’evento, con la giovane protagonista attesa al gran passo proprio come accade ogni estate da quasi cinquant’anni. Le due primedonne hanno voluto esprimere il proprio “sincero ringraziamento ai loro professionisti che dopo mesi di oblio sono tornati alle prove con gioia ed entusiasmo. La loro dedizione ha commosso tutti”. Non ci resta che tornare in scena!