Al Blu di Prussia la mostra del fotografo Alfa Castaldi a cura di Maria Savarese

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in foto Palazzo Mannajuolo in via Filangieri a Napoli

di Maria Carla Tartarone Realfonzo

A Napoli la Galleria “Al Blu di Prussia” ha inaugurato (il 27 ottobre) la stagione delle mostre con le opere del fotografo Alfa Castaldi, a cura della storica dell’arte Maria Savarese. Di Alfa, pseudonimo di Alfonso, che nacque nel 1926  e morì nel 1995, si conservano dodicimila immagini attentamente catalogate, nel suo archivio di Milano, dal figlio Paolo. L’artista nella sua vita ebbe sempre voglia di creare reportage dei luoghi in cui visse, tra l’Europa e l’Africa settentrionale. Inizialmente aprì uno studio a Milano, assieme alla sua cara amica Anna Piaggi che conobbe nel 1959 e che poi sposò, con la quale usava occuparsi di moda, e con cui fondò la rivista “Arianna”, accogliendo, nel tempo libero, molti intellettuali nei suoi, come diceva, “conversari ameni” con personaggi che si occupavano di fotografia, il suo principale interesse. Frequentava numerosi artisti e fotografi tra cui Piero Manzoni, Ugo Mulas, Mario Soldati, Mario Dondero, Carlo Bavagnoli, dei quali si conservano interessanti ritratti, personaggi spesso riuniti nel noto “Bar Jamaica”, da lui amato. Cominciò anche a pubblicare, su varie riviste europee, le problematiche del tempo, dando rilievo alle immagini dei luoghi e dei personaggi che aveva conosciuto. Nel 1969 iniziò a collaborare con la rivista americana di moda “Vogue”, nota anche da noi, in Italia, stimolato ancora da Anna Piaggi. Non solo fu interessato dalla moda ma anche dalla natura dei nostri luoghi per cui fotografò anche pastori sardi e abruzzesi, nei loro luoghi, assieme ai loro amici animali. A Napoli, amò fotografare il mare di Mergellina, ed altri punti caratteristici della città, di cui sono in mostra varie fotografie. Come dicevo, a Milano usava frequentare il “Bar Jamaica”, cui procurò pubblicità rilevante, che con i colleghi fece diventare uno spazio fotografico.  Si recò, nel tempo, in vari luoghi d’Europa, tra cui Praga, dove realizzò un significativo servizio fotografico. Scrisse anche un romanzo, che intitolò “Ali Joo”, diviso in libri, di cui si scorgono molti particolari nel filmato, in cui vediamo molti particolari, anche di abiti da donna e da uomo, di moda in Europa. Il libro a cui l’artista fa spesso riferimento è un suo notevole lavoro che però rimase incompiuto e non fu pubblicato. Al “Blu di Prussia” Maria Savarese ci mostra, nelle numerose immagini da lei esposte le particolari preferenze del fotografo artista, attraendo i visitatori e stimolando la loro curiosità soprattutto nel filmato che comincia con immagini di belle donne danzanti del 1972, immagini luminose, sempre  in  bianco e nero. Nell’Archivio di Alfa Castaldi, curato a Milano dal figlio Paolo, che ha portato a Napoli le opere in mostra, si conservano migliaia di particolari fotografie ed anche i diversi video di cui alcuni si possono vedere nella sala cinematografica della Galleria della Fondazione Mannaiuolo, “Al Blu di Prussia”.