Agroalimentare, olio campione sulle tavole natalizie: al top Abruzzo, Campania e Calabria

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Manca poco all’inizio della cena della Vigilia che sancirà l’inizio dei festeggiamenti del Natale e di Capodanno e i vari menù sono pressochè decisi. Saranno tanti e diversi i piatti della cucina italiana che verranno portati a tavola a base di pesce, carne o verdura, tutti naturalmente accompagnati da un buon olio extravergine d’oliva. Il cosiddetto ‘oro verde’ sara’ un partner imprescindibile di cenoni e pranzi delle festivita’. Secondo le stime fornite da Oleificio Zucchi (leader nella produzione di oli da oliva e di semi con oltre 200 anni di attivita’), basate sull’analisi degli ultimi dati Nielsen relativi alle campagne olearie 2017 e 2018, circa 7 milioni di famiglie italiane acquisteranno olio d’oliva in occasione di questo Natale. Inoltre, dicembre e’ il mese in cui si consuma piu’ del 20% dell’olio extravergine consumato durante tutto l’anno, trend in continua crescita negli ultimi anni.
Ecco quali sono i piatti tipici regionali delle Feste, che meglio si abbinano ad un olio extravergine di oliva, che quest’anni gli italiani vorrebbero sperimentare, secondo un sondaggio distribuito fra oltre 1000 italiani fra i 18 e i 60 anni.
1.ABRUZZO con la “Zuppa di castagne e ceci”. 33%; 2.CALABRIA con le “Scillatelle (o fileya) con ragu’ di maiale. 32%, 3.BASILICATA con il “Baccalá lesso con peperoni cruschi” (seccati al sole e calati per pochi secondi nell’olio d’oliva bollente). 30%%, 4.CAMPANIA con il “Cappone imbottito e insalata di rinforzo” (cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle olive di Gaeta e acciughe salate) accompagnato dalle immancabili friselle (crostini di pane circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino. 29%; 5.EMILIA ROMAGNA sui “Passatelli in brodo” ma anche sul “cotechino di Modena”. 28%; 6.FRIULI VENEZIA GIULIA per condire la “Brovada e muset (zuppa di rape e cotechino) con polenta”. 27%; 7.LAZIO per accompagnare il classicissimo “Abbacchio al forno con patate”. 25%; 8.LIGURIA per condire i “Ravioli alla genovese” (ripieno di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano), oppure il “cappon magro” (piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce). 23%; 9.LOMBARDIA sul “Consume’ di cappone in gelatina”, oppure per condire i “casoncelli in brodo”. 22%; 10.MARCHE per condire i “Maccheroncini di Campofilone in sugo”. 20%; 11.MOLISE sul “baccalá arracanato” ( mollica di pane aglio prezzemolo origano uva passa pinoli e noci). 18%; 12.PIEMONTE per il “Bue bollito di Carru’ e Moncalvo con peperoni in bagna cauda” (salsa a base di olio, aglio e acciughe). 16%; 13.PUGLIA sull “Agnello al forno con lambascioni” (cipolline dal gusto amarognolo che si trovano sottoterra, allo stato selvatico).15%; 14.SARDEGNA per il tradizionale “porcetto al mirto”. 14 %; 15. SICILIA sulla “pasta con le sarde e sarde a beccafico” (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa). 13%; 16. TOSCANA sull “Arrosto di faraona” ma anche sui “fegatelli e tordi con insalata”. 12%; 17.TRENTINO ALTO ADIGE sia sui “Canederli” (polpettine di pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi o fegato di vitello), sia sugli “Strangolapreti” (gnocchetti di pane, latte uova e foglie di coste). 11%; 18.UMBRIA per il “Cappelletti ripieni di cappone e piccione”. 10%; 19.VALLE D’AOSTA sulla “Carbonata Valdostana con polenta” (sottili striscie di carne macerate nel vino rosso con aromi). 9%; 20.VENETO sul classicissimo “Lesso di manzo “al cren” (salsa di rafano) con contorno di pure’ di patate”. 7%