Agriturismi, boom delle fattorie didattiche: campania prima al Sud

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In foto un agriturismo in provincia di Benevento

Le attività didattiche negli agriturismi rappresentano un mondo in evoluzione e in crescita. Nel 2017, infatti, l’attività didattica è proposta da 1.547 aziende agricole con autorizzazione per agriturismo (+3,3%) rispetto al 2016, mentre risultano più che raddoppiate rispetto al 2010 (anno della prima rilevazione). I dati sono contenuti nel ”Rapporto 2018 agriturismo e multifunzionalità”, realizzato dall’Ismea. L’espressione ”fattoria didattica” non si riferisce più esclusivamente al mondo scolastico e dei bambini. Negli anni, infatti, l’offerta si sta orientando sempre di più verso una tipologia di accoglienza strutturata con servizi e spazi dedicati anche alle famiglie con bambini, a gruppi di adulti e terza età, gruppi aziendali, associazioni del settore agricolo ed enogastronomico, associazioni di ragazzi. Le regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto rappresentano oltre il 50% dell’offerta agrituristica con attività didattiche. L’offerta risulta concentrata prevalentemente al Nord (62,9%) mentre Sud e Centro detengono rispettivamente il 25,8% e l’11,3%. Complessivamente esistono 2.680 fattorie didattiche (iscritti negli elenchi/siti regionali), lo scorso anno erano 2.291 (+17% nel 2018 rispetto al 2017). In generale, il numero di fattorie didattiche iscritte negli elenchi regionali è in crescita, con le eccezioni di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Marche, Molise. Le Regioni con il maggior numero di fattorie didattiche iscritte continuano a essere il Piemonte (301) e l’Emilia Romagna (293), regioni pilota nello sviluppo del settore in Italia. A seguire Campania, prima regione del Sud, (283), Veneto (280), Lombardia (213).