Agenzia delle Entrate, interpello nuovi investimenti: pronte le linee guida. Focus su vantaggi, documenti e soglie ridotte per l’accesso

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Pronte le linee guida per le imprese, nazionali ed estere, che intendono utilizzare l’interpello  nuovi investimenti ed ottenere una risposta del Fisco sul trattamento tributario da applicare  al proprio piano di sviluppo in Italia. Con la circolare n. 7/E, firmata oggi dal direttore  dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, vengono forniti nuovi chiarimenti alla luce  dell’esperienza maturata negli anni, in continuità con la circolare 25/E del 2016, per favorire  un ulteriore sviluppo dell’istituto. Oltre a spiegare gli effetti delle recenti modifiche, che dal 1°  gennaio 2023 hanno ridotto la soglia di accesso a 15 milioni di euro, il documento fornisce  indicazioni operative, come quelle relative ai documenti da allegare, e illustra i vantaggi  collegati anche ad altri strumenti di collaborazione preventiva. 

Focus sui documenti da allegare – Per agevolare la predisposizione dell’istanza da parte dei  potenziali investitori, la circolare, che sarà resa disponibile anche in lingua inglese, illustra i  principali documenti che devono essere allegati per comprovare la sussistenza dei presupposti  per l’ammissibilità dell’interpello. Nell’ottica di semplificare e velocizzare l’istruttoria da parte  dell’ufficio, considerato che spesso le istanze contengono diversi quesiti relativi a uno stesso  piano di business, viene inoltre chiarito che è possibile fornire riscontro ai singoli quesiti in  tempi diversi (anche eventualmente chiedendo documentazione integrativa solo in relazione  a uno o più di essi), sempre a condizione che l’istruttoria complessiva si concluda, per tutti i  quesiti prospettati, nel termine massimo previsto dalla legge. 

Gli altri strumenti di tax compliance – Con riguardo, infine, ai rapporti con gli accordi  preventivi, per potenziare l’attrattività dello strumento la circolare chiarisce che le richieste  dei contribuenti che presentano un interpello sui nuovi investimenti e, in relazione al  medesimo business plan, che intendono stipulare anche accordi preventivi correlati, saranno  trattate con priorità, in deroga al criterio cronologico ordinariamente seguito. Inoltre, i  contribuenti che si adeguano alle risposte rese in sede di interpello nuovi investimenti  possono accedere al regime dell’adempimento collaborativo anche in assenza dell’importo  minimo di ricavi o volume d’affari. 

Questa possibilità, tuttavia, è riconosciuta solo dopo che sia stata fornita di risposta a tutti i  quesiti posti.