L’ultima visita ufficiale dell’Ambasciatore britannico in Italia e San Marino, Jill Morris si è svolta ieri a Città della Scienza, dove il diplomatico ha partecipato ad un evento speciale in suo onore organizzato nel Planetario dal Distretto Aerospaziale della Campania e da Città della Scienza – Fondazione Idis. All’incontro hanno partecipato, oltre al presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza Riccardo Villari gli assessori regionali alla Ricerca e innovazione, Valeria Fascione e alle Attività produttive, Antonio Marchiello.
La volta di 20 metri di diametro del Planetario 3D più avanzato di Italia ha mostrato, ad un certo punto dello show live curato del professore di Astrofisica, Giuseppe Longo, come appariva il cielo il 14 agosto del 1967 a Chester, il giorno della nascita di Morris. “Ho avuto la possibilità in questi cinque anni di toccare con mano la straordinarietà di questo territorio – ha detto l’Ambasciatore salutando il pubblico del planetario -. E di vedere quanta bellezza, eccellenza e competenza sa esprimere”. In sala c’erano le classi del liceo scientifico Giannone di Caserta e rappresentanti delle imprese campane del settore aerospaziale.
L’ambasciatore Morris nel corso del suo mandato si è distinto non solo per aver promosso la collaborazione con il Regno Unito ma anche per il suo impegno a favore della valorizzazione delle donne in ruoli e settori quasi sempre appannaggio degli uomini.
Per questo motivo il Dac ha premiato, in sua presenza, tre ricercatrici: Mariafelicia De Laurentis, la scienziata che coordina insieme ad altri il gruppo di analisi teorica dell’esperimento del consorzio Event Horizon Telescope, “una delle poche donne – si legge in una nota – che hanno contribuito a «scattare» quella che è stata definita la «foto del millennio», la prima immagine reale di un buco nero”; Francesca Esposito planetologa “la cui attività di ricerca si inserisce nell’ambito dell’esplorazione spaziale del Sistema solare e responsabile, fra le altre cose, dello sviluppo del Sensore di Impatto dello strumento Giada (missione spaziale Esa Rosetta); e Altea Nemolato, laureanda dell’Università degli Studi Della Campania L. Vanvitelli che ha partecipato al concorso internazionale Lab2moon, con il progetto Radio-Shield ed ha vinto con il Team Space4Life, dopo aver superato una selezione tra 3400 team provenienti da 50 paesi diversi. La Nemolato nel 2022 darà vita ad una startup finalizzata alla ricerca e alla produzione di materiali nel settore biologico e spaziale”.
Inoltre sono stati consegnati riconoscimenti alle aziende del Distretto Aerospaziale che sono presenti con propri insediamenti nel Regno Unito o che collaborano stabilmente e in maniera significativa con aziende inglesi. Le aziende premiate sono: Leonardo Company, Ala, Telespazio UK, ThalesAlenia Space e Tecnam.
E’ stata l’occasione anche per lanciare il “cooperation agreement” tra l’Universtià di Nottingham e il Dac, con il quale è stato stabilito di cooperare per lo sviluppo di progetti congiunti e programmi di studio e di ricerca, oltre che divulgazione e disseminazione, in particolare nel campo della transizione green in ambito aeronautico. Un rapporto di collaborazione continuo ha per obiettivo, più in generale, lo sviluppo di sinergie per l’avvio di programmi congiunti di formazione specializzata.
Nell’accordo è scritto che “Dac e Università di Nottingham si impegnano a consentire l’accesso alle rispettive strutture e all’uso delle attrezzature che si rendano utili per lo svolgimento delle attività concordate”. Ed è a questo scopo che il Dac ha messo a disposizione del partner inglese uno spazio adeguato all’interno della propria sede di Via Coroglio, inaugurata con un taglio del nastro da parte dell’Ambasciatore e destinato alla conduzione di attività congiunte di sviluppo tecnologico per gli aeromobili del futuro.
“La visita – ha commentato Luigi Carrino, presidente del Dac – è una preziosa occasione per ribadire la volontà di rafforzare e ampliare la già efficace collaborazione tra Regno Unito e Campania sui temi dell’aeronautica e dello Spazio”. Nell’intesa stipulata a settembre furono tracciate le direttrici della collaborazione riguardanti tra l’altro il trasferimento tecnologico, le sinergie tra competenze di alto profilo, l’interazione tra strutture e progetti. “Da Napoli al Regno Unito – ha spiegato Carrino – il ponte è già attivo, con al primo posto lo sviluppo di progetti riguardanti la propulsione elettrica, vale a dire la complessa materia dell’utilizzo di motori a supporto della propulsione dei veicoli nello spazio”.
“Il rafforzamento delle relazioni internazionali è un elemento strategico che accomuna Città della Scienza e il Distretto Aerospaziale della Campania, recentemente insediatosi nel nostro complesso – ha detto il p residente di Città della Scienza Riccardo Villari -: queste occasioni di scambio e collaborazione sono al cuore di una vision aperta, internazionale e propulsiva che caratterizza entrambi i poli d’eccellenza, riconosciuti al livello europeo”.