E’ stata inaugurata ieri, martedì 12 novembre, la camera pulita “Clean Room 31” realizzata nella sede napoletana del Gruppo Space Factory a Napoli in via Gianturco 31. Nella struttura saranno integrati i satelliti di nuova generazione, Irenesat-Orbital e i minilaboratori intelligenti, MiniLabs, per effettuare esperimenti biopharma in condizioni di microgravità. La Clean Room 31 è stata dedicata a Umberto Nobile, generale, esploratore e ingegnere italiano, uno dei pionieri e delle personalità più elevate della storia dell’aeronautica italiana.
I commenti
“Strutture come la Clean Room 31 – ha spiegato Massimo Comparini, managing director di Leonardo Space Business Unit, e presidente di Thales Alenia Space-Italia – sono frutto di una visione strategica di lungo termine che mira a consolidare l’autonomia tecnologica e l’eccellenza italiana nel settore spaziale. Questa inaugurazione rappresenta una tappa fondamentale verso un futuro in cui l’Italia sarà sempre più protagonista nella ricerca e nelle missioni spaziali avanzate”. Per Mariano Bizzarri, direttore del Laboratorio nazionale di Biomedicina Spaziale e responsabile del Comitato Scientifico dei Programmi Spaziali del Comint (presidenza del Consiglio dei ministri) – la Clean Room 31 è una risorsa di valore inestimabile per il progresso della scienza spaziale. Grazie ai MiniLab del gruppo Space Factory abbiamo già condotto studi innovativi sugli effetti della microgravità sulla fecondazione. Questa nuova struttura ci consente di proseguire su questa strada, aprendo la porta a esperimenti sempre più complessi”.
“L’inaugurazione di queste infrastrutture tecnologiche – ha detto Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania – è un contributo concreto e significativo che offriamo al sistema Paese, rafforzando la nostra posizione come pilastro per l’innovazione nazionale e aprendo nuove opportunità di crescita per l’intero settore aerospaziale italiano”. “Vi ringrazio per essere un centro di eccellenza e, soprattutto, un nodo strategico di una rete regionale che si conferma tra le più forti d’Italia – ha affermato Luigi Carrino, presidente del Distretto aerospaziale della Campania -. Da oltre 13 anni lavoriamo insieme con l’obiettivo di superare traguardi sempre più ambiziosi, dimostrando come la collaborazione nel nostro territorio sia la chiave per un progresso continuo e condiviso”. e per Antonio Blandini, presidente del Centro italiano Ricerche aerospaziali “l’’inaugurazione di oggi è un nuovo inizio che rappresenta la naturale prosecuzione di un’avventura straordinaria iniziata anni fa. Lo Spazio è il terreno d’eccellenza per l’innovazione tecnologica, e l’Italia, con la sua competenza e visione, continua a essere una testa di ponte per le sfide più avanzate del settore”.
Irenesat-Orbital e MiniLab
Irenesat-Orbital è un microsatellite proprietario, con capacità di controllo e rientro programmato dallo Spazio, suo recupero a Terra e riutilizzo, che fornirà dal 2025 il primo servizio commerciale di esperimenti scientifici e biopharma in orbita. Partners industriali e scientifici del programma sono la società Thales Alenia Space Italia – Tasi, l’Università di Napoli Federico II – Dipartimento di Ingegneria Industriale, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – Cira e un network di qualificate Pmi. Il primo satellite, Ireos 0, il cui lancio è previsto nel 2025, è realizzato con un investimento della società Space Factory di cui 2 Milioni di euro con il finanziamento Nova+ di Intesa Sanpaolo.
MiniLab è un minilaboratorio con tecnologia proprietaria di dimensioni 2U dove vengono effettuati esperimenti scientifici e biopharma in condizioni di microgravità. Attualmente è operativo il modello 1.0 che ha già effettuato dal 2021 4 esperimenti scientifici di successo sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Nel 2025 sono previsti il lancio di 2 nuovi modelli, ossia il 2.0 ed il 3.0. Il MiniLab 2.0, che sarà utilizzato sulle stazioni orbitanti/sounding rockets, fornirà a differenza del modello 1.0 capacità interattiva di monitoraggio e gestione da remoto dell’esperimento. Il MiniLab 3.0, che sarà installato sui microsatelliti Irenesat-Orbital, darà la possibilità di gestione da remoto dell’esperimento in orbita permettendo anche l’implementazione di azioni correttive.