Aeroporto di Catania, dopo l’incendio voli a Sigonella

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ildenaro: aeroporto di Catania
in foto un aereo in partenza dall'aeroporto di Catania (Imagoeconomica)

di Michela Russo

Sono passati tre giorni dalla notte in cui, presso il gate dell’aeroporto di Catania, è scoppiato l’incendio che ha sconvolto una nazione intera. Purtroppo le cause del fuoco sono ancora incerte, si sospetta un malfunzionamento del sistema di aerazione o altre anomalie negli impianti della struttura. Le soluzioni che si sono prese fino ad ora sono state provvisorie, con il dirottamento dei voli verso gli aeroporti di Termoli e Palermo, ma pare che si sia trovata una risoluzione più stabile.

È stato infatti reso noto dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che il comandante italiano della base di Sigonella, aeroporto militare a pochi chilometri da quello di Catania, ha dato la propria disponibilità a supportare lo scalo di Fontanarossa e contribuire a gestire l’aumento del flusso di turisti nel periodo estivo, in particolare ad agosto. L’ipotesi sarebbe quindi quella di effettuare il check-in dei passeggeri a Fontanarossa, i quali saliranno a bordo di autobus diretti a Sigonella, dove poi decolleranno gli aerei di linea. Lo stesso avverrà, con la procedura inversa, per i voli di ritorno a Catania. Il sistema fu già collaudato nel dicembre 2012, quando Fontanarossa chiuse a causa di lavori sulla pista di atterraggio, e lo scorso maggio, a seguito delle violente eruzioni dell’Etna.

Nonostante ciò, il sindaco di Catania Enrico Trantino sottolinea che questa è solo una soluzione momentanea: “E’ più che mai urgente e necessario che l’aeroporto Fontanarossa ritorni pienamente operativo, perché ogni giorno che passa aumentano i danni per il tessuto economico del territorio etneo. – ha dichiarato – Catania e la sua area metropolitana stanno patendo danni enormi. Ci sarà il tempo per parlare di colpe e inefficienze, ove dovessero essere accertate; in questo momento le polemiche e le accuse servono solo a dividere. Questo è il momento dell’assunzione di responsabilità di ogni soggetto istituzionale per fronteggiare una grave emergenza che va affrontata con serietà, rigore e leale collaborazione nel superiore interesse generale”.