Aeroporti, Enac: crisi di crescita, serve integrazione intermodale

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Di Palma: bisogna aumentare infrastrutture e servizi

Rimini, 24 ago. (askanews) – Gli aeroporti italiani stanno vivendo una fase di “crisi di crescita”. Enac sta cercando di recuperare i “ritardi negli investimenti”. E nel lungo periodo “stiamo sviluppando l’idea che devono essere usati utilizzati al meglio le altre infrastrutture anche con un’integrazione intermodale aria-aria”. Lo ha detto il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, a margine di un incontro al Meeting di Rimini. “Solo noi forse come Enac dicevamo nel periodo Covid che ci sarebbe stata la ripartenza ‘rock’ – ha spiegato Di Palma -. Altri non ci hanno creduto e quindi ci sono ritardi negli investimenti. Noi stiamo cercando di far recuperare questo ritardo negli investimenti che devono offrire soprattutto qualità dei servizi in favore dei passeggeri con particolare attenzione soprattutto a chi ha ridotta mobilità. Di questo ne facciamo un tema fondamentale come policy dell’Enac”. “Stiamo sviluppando l’idea che devono essere usati utilizzati al meglio le altre infrastrutture anche con un’integrazione intermodale aria-aria questo sarà la realtà tra una decina d’anni – ha precisato -. Noi cerchiamo di anticipare i tempi e anticipando i tempi l’Italia ha già vinto diverse scommesse rispetto al resto dell’Europa dicevo prima noi siamo cresciuti del 12% il primo semestre del 2024, altri paesi soffrono molto di più”. Inoltre “stiamo valutando la capacità non solo operativa ma anche infrastrutturale degli aeroporti. Quindi dalla prossima summer gli aeroporti potranno sviluppare traffico successivamente in ragione della capacità infrastrutturale. Questo – ha concluso Di Palma – indurrà gli operatori nel caso a trovare altri aeroporti dove poter operare e questo favorirà nella rete aeroportuale per esempio dell’Emilia Romagna gli altri aeroporti che fino a oggi sono stati abbastanza penalizzati, parlo di Parma, Forlì e Rimini”.