Adolescenti tornano a comunicare dopo il coma grazie ad un sensore sulla mano. La ricerca di UniFortunato

250
in foto il professore Fabrizio Stasolla dell'Unifortunato

Una tecnologia basata su un computer portatile e un sensore posizionato sul palmo della mano ha permesso a cinque adolescenti con lesioni cerebrali, acquisite dopo uno stato di coma, di comunicare efficacemente con gli altri, di migliorare le opportunità di apprendimento in maniera autonoma e di dedicarsi anche ad attività ricreative, come ascoltare musica o vedere un video. Lo ha dimostrato la ricerca pubblicata sulla rivista Developmental Neurorehabilitation dal gruppo dell’Università Giustino Fortunato di Benevento, coordinato dal professor Fabrizio Stasolla e di cui fa parte anche la professoressa Sara Bottiroli che lavora anche all’IRCCS Fondazione Mondino di Pavia. Allo studio hanno preso parte anche Alessandro O. Caffò dell’Università Aldo Moro di Bari e Donatella Ciarmoli dell’Unifortunato.

L’uso delle tecnologie assistive per restituire autonomia 
Le persone che escono dal coma e che hanno subito lesioni cerebrali traumatiche hanno molte difficoltà ad affrontare le attività quotidiane e potrebbero aver bisogno di programmi riabilitativi individualizzati, per promuovere l’autodeterminazione e l’indipendenza, utili a migliorare la qualità della loro vita. Per questo, lo studio ha voluto verificare se l’uso delle tecnologie assistive, ossia strumentazioni e soluzioni tecniche, come hardware e software, può sopperire alle difficoltà e permettere un maggior margine di autonomia, migliorando la vita sociale, il processo di apprendimento e, in questo caso, di rendimento scolastico.
Lo studio, che è durato complessivamente otto mesi, ha coinvolto cinque adolescenti e cinquanta valutatori esterni. La sperimentazione è stata eseguita presso i centri riabilitativi di Bari e provincia, in particolare RSSA e Policlinico, e si è basata su un computer portatile con software adattato, un’interfaccia e un sensore a sfioramento/contatto/pressione fissato sul palmo della mano dei partecipanti. La fase difollow-up, invece, è stata eseguita presso il domicilio dei partecipanti, a 6 mesi di distanza dalla fine dell’intervento. Durante le sessioni di lavoro i partecipanti potevano: accedere a brevi attività didattiche, come leggere, ascoltare un breve racconto, oppure eseguire semplici operazioni aritmetiche quali somme e sottrazioni; richiedere l’interazione con un genitore oppure un operatore per soddisfare bisogni primari (per esempio ricevere snack oppure bevande gradite), e/o ludico-ricreativi, come ascoltare musica oppure vedere un breve video; scrivere su un foglio word attraverso un emulatore di tastiera.

Stasolla: Acquisizione della consapevolezza e il contatto con il mondo esterno
Dalla ricerca è emerso che, “la tecnologia, a supporto degli adolescenti con lesioni cerebrali traumatiche emergenti dallo stato di minima coscienza, ha favorito le loro opportunità di comunicazione, occupazione e/o tempo libero/ricreative, enfatizzando il loro ruolo attivo, l’impegno costruttivo e la loro partecipazione positiva. I partecipanti hanno inoltre consolidato l’apprendimento nel tempo” ha spiegato il professor Stasolla, associato di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione e responsabile del Corso di Studi della Laurea Magistrale in Psicologia Comportamentale e Cognitiva Applicata dell’Unifortunato. “Questi aspetti evidenziano – ha aggiunto – come la tecnologia possa essere particolarmente utile in casi di lesioni cerebrali acquisite per pazienti con esiti di post-coma grave in stato di emergenza dalla minima coscienza, facilitando l’acquisizione della consapevolezza e il contatto con il mondo esterno da parte di questi pazienti”.

L’Università Giustino Fortunato
L’Università Giustino Fortunato (www.unifortunato.eu), riconosciuta dal Miur e promossa dall’Anvur, è stata istituita con D.M. 13 aprile 2006 (G.U. del 6 maggio 2006, n.104) e oggi, con tre aree di attività – didattica, ricerca e terza missione – è tra le più qualificate e autorevoli università telematiche italiane.
Con sette corsi di laurea e curricula specifici triennali e specialistiche – da Economia aziendale a Giurisprudenza, Psicologia, Scienze dell’educazione e Scienze e tecnologie del trasporto – l’UniFortunato guarda al futuro, coniugando i saperi tradizionali con le più avanzate tecnologie e-learning, che permettono di studiare in modo flessibile e personalizzato con il materiale didattico disponibile online h24/7, grazie anche alla professionalità del corpo docente e degli e-tutor.
I percorsi formativi sono analoghi a quelli delle università tradizionali e i titoli di studio hanno il medesimo valore legale. Tre le sedi di esame: Benevento, Milano e Roma.