Addio alla scrittrice statunitense Marijane Meaker, compagna di Patricia Highsmith

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(foto da bacheca Facebook di Marijane Meaker)

La scrittrice statunitense Marijane Meaker, pioniera della narrativa a tema lesbico, dal 1959 al 1961 amante e inseparabile compagna della celebre romanziera americana del noir Patricia Highsmith (1921-1995), è morta a New York all’età di 95 anni. L’annuncio della scomparsa, avvenuta il 21 novembre scorso, è stato dato oggi dal critico letterario inglese Michael Carlson con un necrologio sul quotidiano londinese “The Guardian”. Meaker ha raccontato quel periodo di amore nel libro “Highsmith. Una storia d’amore degli anni Cinquanta” (apparso in edizione originale nel 2003 e in traduzione italiana da Sellerio nel 2007), dove offre un ritratto inedito di Patricia Highsmith, amabile e insieme intangibile, abissalmente triste, quasi fosse essa stessa il personaggio di un romanzo esistenzialista. Meaker, nata il 27 maggio 1927 ad Auburn, nello stato di New York, ha pubblicato più di sessanta romanzi di diverso genere usando svariati pseudonimi. Ha scritto venti libri con lo pseudonimo maschile di Vin Packer, a partire da un thriller, “Dark Intruder” (1952), a cui seguì “Spring Fire” (1952), un romanzo su una relazione lesbica tra sorelle in un college, dove la sua eroina viene salvata dalle grinfie di una seduttrice lesbica ninfomane, che finisce internata in un ospedale psichiatrico: il libro vendette 1,5 milioni di copie nella sua prima edizione. Negli anni decisivi del soggiorno newyorkese della Highsmith, poco dopo il successo, grazie anche alla versione cinematografica del regista Alfred Hitchcock, di “Sconosciuti in treno”, Meaker fu la sua convivente, vivendo insieme in una New York nel pieno fermento di anni artisticamente eccitanti e nuovi. Meaker ha scritto solo una mezza dozzina di libri con il suo vero nome. Dopo il 1972 ha usato un altro pseudonimo, M.E. Kerr, un gioco di parole con il suo cognome, con cui ha scritto una ventina di romanzi affrontando temi di attualità come l’omosessualità, la droga, il razzismo e persino, in “Gentlehands” (1978), l’effetto di un nonno amato che si rivela essere un criminale di guerra. Negli anni Novanta, con il nome di Mary James, Meaker ha scritto quattro romanzi per bambini, tra cui “Shoebag” (1990) e “Shoebag Returns” (1996). (Pam/Adnkronos)