Addio a François Roussely, già presidente dell’Electricité de France (Edf)

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in foto François Roussely (Imagoeconomica)

Ha guidato Electricité de France (Edf) dal 1998 al 2004. François Roussely è morto all’età di 78 anni dopo una lunga malattia. Lo riporta Le Monde. In un comunicato stampa, Edf, che ha detto di aver appreso della sua morte mercoledì, ha espresso la sua “tremenda tristezza”, inviando “i suoi pensieri più calorosi e le più sincere condoglianze alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti coloro che hanno lavorato al suo fianco”. Nominato Presidente e Amministratore Delegato di Edf nel 1998, ha avviato lo sviluppo internazionale del gruppo, in particolare in Europa con l’acquisizione delle società britanniche London Electricity e Eastern Electricity, l’acquisizione di una partecipazione in EnBW in Germania e l’aumento del capitale di Montedison in Italia.
Ha inoltre riorganizzato il gruppo Edf, che ha abbandonato lo status di ente pubblico industriale e commerciale a favore di quello di società per azioni, e ha istituito la forza di pronto intervento elettrico, il FIRE, a seguito della tempesta del 1999, accelerando anche l’interramento delle reti elettriche. Dopo sei anni alla guida di Edf, ha ceduto il posto a Pierre Gadonneix. Successivamente è diventato amministratore delegato di Credit Suisse in Francia e vicepresidente di Credit Suisse in Europa. Nel 2010 gli viene affidato da Nicolas Sarkozy la stesura di un rapporto sul futuro dell’industria nucleare francese entro il 2030, al termine del quale il governo annuncia la riorganizzazione del settore dando un ruolo centrale a Edf e avvicinandola alla rivale Areva. Nel 2015, Roussely è entrato a far parte della banca d’affari Messier Maris come partner.