Acp Italia, i napoletani Tagliaferri e Iovino portano l’acqua nei villaggi ivoriani

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“E’ un sogno che si realizza”. Così Giovanni Tagliaferri, napoletano, direttore per l’Italia dell’associazione internazionale Azione per il Contrasto alla Povertà, che a Dimbroko, in un Centro di accoglienza e ricovero per famiglie in difficoltà dell’entroterra della Costa D’Avorio, ha inaugurato un pozzo costruito da Acp Italia che darà acqua potabile a centinaia di bambini, donne e uomini prima costretti a percorrere non meno di 14 chilometri al giorno, a piedi e sotto il sole, per procurarsene qualche bidone per poter bere e cucinare.

“Ora – spiega Tagliaferri – possono averla a pochi passi dalle capanne ed possono finalmente iniziare ad allevare animali e coltivare la terra. Credo sia un fatto significativo, una cosa importante, che testimonia il vero senso del Cristianesimo, amore per chi ha meno di noi, chi ha bisogno, chi è senza opportunità e senza speranza”.

E sul significato cristiano dell’impegno di Acp Italia in Africa è intervenuto Alessandro Iovino, giornalista napoletano da sempre sostenitore dell’associazione evangelica, presente all’inaugurazione del pozzo che ha voluto rinviare alla celebre frase di Gesù, riportata nel Vangelo: “Chi beve dell’acqua che io gli darò non avrà più sete”.

“Queste parole meravigliose, con il loro portato di carità – afferma Iovino -, rimangono la risposta più alta e profonda ad ogni bisogno dell’essere umano, dall’Africa all’Europa e in ogni parte del mondo”.

Da qui l’invito a “non rimanere indifferenti ai bisogni dei nostri fratelli” e a seguire l’esempio delle associazioni cristiane come l’Acp non solo per condividere le parole del Vangelo ma anche per metterle in pratica.

“Non è un caso che il nostro motto, il motto di Acp – conclude Iovino – è: Parole chiare, azioni forti”.

Un giorno di grande festa, dunque, per la locale popolazione ivoriana, quello dell’inaugurazione del pozzo di acqua potabile, ma anche l’occasione, per i volontari di Acp Italia, per una visita con distribuzione di beni di prima necessità agli ex lebbrosi, perlopiù mutilati, di un vicino villaggio abbandonato, laddove Acp Italia ha contribuito alla realizzazione di una struttura di accoglienza.

La missione in Costa d’Avorio, rende noto Tagliaferri, ci ha anche dato la possibilità di intensificare le collaborazioni con diverse associazioni locali per sviluppare progetti umanitari nei villaggi dell’entroterra ivoriano perché crediamo profondamente nella forza delle sinergie e nel lavoro di rete”. “Insieme – conclude il Direttore di Acp Italia – possiamo fare di più!”.