Acli Salerno, nel consiglio provinciale due new entry. Tra 10 giorni l’elezione del presidente

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Eletto il consiglio provinciale delle Acli Salerno tra conferme e new entry. A comporre l’assise territoriale saranno: Andrea Bianchini, Elisabetta Caputo (prima nomina), Giuseppina Caruso, Antonio Di Giovanni, Natalia Ferrara Spina, Domenico Fusco, Valerio Grosso, Gaetano Guariglia, Nicola Iuliano, Daniele Manzolillo, Francesco Marino, Antonio Mastellone, Gianluca Mastrovito, Eugenio Mastrovito, Giannantonio Mastrovito, Danell Nelson (prima nomina), Giovanna Peduto, RafRafi Dorra, Fiorella Scarpa, Martino Torsiello, Antonella Venturiello, Silvio Verdevalle e Alfonso Boniello. Danell Nelson e Giovanna Peduto sono anche le più giovani. Al termine dei lavori congressuali che si sono tenuti oggi (sabato 28 settembre) al Polo Nautico, gli oltre 40 delegati hanno votato, assegnando al nuovo consiglio le tracce condivise con le relazioni di quanti sono intervenuti partendo dal tema della giornata “Il coraggio della pace”. Tra dieci giorni i neo eletti indicheranno il nome del presidente. Intanto, istituzioni, mondo cattolico e associazionismo laico hanno riconosciuto ancora una volta alle Acli il ruolo di interlocutore nel portare avanti quel dialogo tra le comunità necessario per costruire ponti di pace.

Dignità, lavoro, diritti, partecipazione, famiglia e pace sono stati i temi affrontati nel corso della giornata, a partire dalla relazione introduttiva di Daniele Manzolillo, presidente provinciale uscente. “Su questi temi su cui si giocherà̀ il futuro della società̀, noi delle ACLI vogliamo esserci e per questo invitiamo tutti, in primis gli enti del Terzo settore di cui siamo parte, a mettersi in gioco, perché noi, nonostante gli 80 anni di vita associativa, vogliamo continuare a svolgere un ruolo importante di cura delle nostre comunità̀ – ha ribadito il presidente Manzolillo – vogliamo essere stimolo e pungolo di proposta politica verso le istituzioni, che spesso si allontanano dalla cura del quotidiano”. Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli, si è soffermato sul tema del Congresso, che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori, per tutta la mattinata, un parterre diversificato e autorevole: “Sono orgoglioso di momenti come questo di Salerno, che rappresenta ancora una volta la conferma di come le Acli riescano a mettere insieme mondo laico, cattolico, interreligioso, politico e istituzionale. È una delle caratteristiche della nostra Associazione che chiama tutti al dialogo, a coltivare la speranza. Penso che la speranza sia una categoria politica, se non ci fosse questo motore fare politica si ridurrebbe a una questione personale. Le Acli contano quasi un milione di iscritti su tutto il territorio nazionale, insieme possiamo dare una svolta importante al cambiamento, per costruire un mondo migliore”.
Tra gli intervenuti al Congresso anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il suo è stato un appello mirato “sono tre le battaglie che dobbiamo fare insieme: contro le povertà, e su questo fronte le Acli sono impegnate da sempre; il potere di acquisto dei salari, che è diminuito del 6% anche se è cresciuta l’occupazione, e contro l’autonomia differenziata, necessaria per non spaccare l’Italia e per non avere due sistemi completamente diversi per la sanità pubblica e la scuola pubblica.  E poi c’è la battaglia per la pace. Stiamo assistendo ad un martirio in Palestina, a Gaza, che non è più possibile tollerare; quelle immagini di morti indifesi, di popolazione civile massacrata, di bambini mutilati sono intollerabili. Dobbiamo reagire per creare un cessate il fuoco. Ci sono le condizioni per fermare questo bagno di sangue, dobbiamo impegnarci tutti”.