Accordo tra Maione e gli spagnoli La gestione passa al gruppo Hotusa

1462

La gestione dell’hotel Excelsior di Napoli passa al gruppo spagnolo Hotusa, che lo rileva con la modalità del fitto d’azienda, consolidando così la sua presenza nella principale città del Sud Italia dove già è proprietaria del Majestic. L’operazione si chiude in questi giorni e la nuova gestione, secondo quanto stabilito dal contratto, diventerà operativa a partire dal prossimo 2 giugno. A coordinare l’affare, in qualità di advisor, è l’avvocato Giovanni Izzo dello studio Abbatescianni di Roma con la collaborazione dei colleghi Nicola Alessandro Dell’Olio e Niccolò Sestan. La proprietà della struttura resta, comunque, in capo alla Sen di Sergio Maione, già patron dell’Hotel Vesuvio. L’Excelsior è legato alla società del cavaliere dal 1996, quando l’imprenditore napoletano lo acquista per 19 miliardi di lire dalla Ciga-Sheraton. Sotto la guida della Società Edilizia Napoletana, che fa capo anche alla famiglia Borselli oltre che ai Maione, l’hotel viene migliorato, le 35 camere inagibili a fine anni ‘90 vengono rimesse a nuovo e l’intero complesso, che si affaccia sul Golfo di Napoli e Castel dell’Ovo, torna allo splendore degli albori. Aperto nel 1908, l’Excelsior, sei piani e 135 camere, è il ritrovo di teste coronate in visita nel capoluogo campano e personaggi della scienza e dello spettacolo come Alexander Fleming, Guglielmo Marconi, Tito Schipa, Clark Gable, Lawrence Olivier, Charles Boyer, Alfred Hitchcock. Il brand Excelsior è di proprietà della Itt Sheraton, casa madre della Ciga-Sheraton con il 70 per cento delle azioni, che lo concede in franchising. Hotusa mette a segno la seconda importante operazione su Napoli dopo aver rilevato il Majestic, già di proprietà di Maione, nel 2004: è per questo precedente che il gruppo spagnolo viene preferito ad altri pretendenti. Senza contare che Hotusa è a capo di una rete internazionale di alberghi dotati di un sistema centralizzato di prenotazioni on line che facilita i flussi turistici. Nata come società di rappresentanza di alberghi, grazie a un network di 2200 strutture disseminate in 47 diversi Paesi, la compagine iberica agli albori del nuovo millennio entra nella gestione diretta degli hotel.