Accord Spa e Locicero: badbank, le banche cedano i crediti incagliati

53

Cedere i crediti incagliati.  Potrebbe essere questo il futuro prossimo delle banche internazionali, ma anche dei tantissimi debitori che non sono riusciti a pagare i mutui.

Ne sono convinti Antonio Leone, presidente della Accord Spa, e l’economista Massimo Locicero, intervenuto oggi a Napoli alla prima delle tre giornate di formazione promosse dalla società.

“Il mercato delle banche va a diventare internazionale – ha spiegato infatti Locicero – perché dall’anno prossimo la Bce diventerà capace di vigilare su tutte le banche in diverse nazioni.

 Il che porta a due contraddizioni: a dispetto della fine della recessione non c’è più l’inflazione e quindi c’è un grave danno per i debitori perché il sistema non si riequilibra, mentre dall’altro lato abbiamo la caduta marcata dei tassi d’interesse che ora sono pari quasi a zero e manca quindi la forza dell’euro rispetto al dollaro il che aiuta l’Europa a crescere. A questo punto possiamo ottenere finalmente il risultato di cedere una parte dei crediti alla trasformazione in crediti rottamati, che si dovrebbero utilizzare nella Bad Bank, e di far in modo di trovare imprenditori capaci di fare questi investimenti”.

A questo punto interverrebbe allora la Accord Spa, come ha spiegato a sua volta Antonio Leone: “Attualmente – ha commentato – i crediti incagliati sono circa 320 miliardi di euro tra tutte le banche per mutui non pagati, e la Bad Bank italiana se la Comunità Europea dirà di sì prenderà tutti i crediti e pagherà una percentuale per venderli poi sul mercato. Noi nel nostro piccolo gestiremo questi crediti, aiutando gli esecutati a risolvere il loro problema. A tal fine stiamo creando un network nazionale di agenti che aiuteranno gli esecutati a negoziare i propri debiti con la banca che sarà ben felice di poter vendere anche a 40 se ha comprato a 20, ad esempio, laddove il debito iniziale era 100. Quindi ad esempio un immobile che valeva 100 sarà stato venduto a 20 e quindi ceduto a 40, ed a quel punto l’immobile andrà sul mercato anche a 60 o 70, ogni attore avrà guadagnato qualcosa ed il debitore avrà risolto il suo problema”.