Accogliere ad Arte: Salvatore di Giacomo e Napoli, ciclo di eventi a 90 anni dalla sua scomparsa

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Dal 2016, il progetto Accogliere ad Arte ha formato oltre 1.800 persone tra tassisti, vigili urbani, dipendenti del trasporto pubblico e privato, custodi di siti culturali, personale alberghiero e portuale, ristoratori e agenti di viaggio, attraverso un innovativo percorso di conoscenza del patrimonio culturale cittadino. Con più di 400 visite guidate nei luoghi d’arte di Napoli, l’iniziativa, coordinata da Progetto Museo e sostenuta dalla Regione Campania, punta a migliorare la pratica dell’accoglienza a cittadini e turisti, trasformando i professionisti del primo contatto in ambasciatori della cultura locale.
Premiato nel 2019 con il premio nazionale Federculture per la valorizzazione del territorio e l’impatto sociale, il progetto Accogliere ad Arte ha già trovato applicazione in altre città come Matera, Procida e Brindisi, consolidandosi come un modello innovativo e replicabile.
La settima edizione, Accogliere ad Arte. Nessi e Connessioni nella Napoli di Salvatore di Giacomo, dedicata appunto a Salvatore Di Giacomo in occasione dei 90 anni dalla sua scomparsa, vuole rendere omaggio a una figura emblematica della cultura napoletana, capace di unire profondità intellettuale e leggerezza poetica. Non solo autore di testi musicali celebri, ma anche bibliotecario, critico d’arte, novelliere e drammaturgo, Di Giacomo rappresenta un legame tra la tradizione e la modernità, capace di raccontare l’identità di Napoli in tutta la sua complessità e bellezza.
Il ciclo di eventi, strutturato come un convegno diffuso, sarà inaugurato il 13 dicembre 2024, alle  ore 18 nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco (via Tribunali 39), con un primo appuntamento intitolato Nessi e Connessioni: Salvatore Di Giacomo – Parole, Musica, Arte. Un’occasione per approfondire le molteplici sfaccettature della sua produzione artistica e sottolineare l’importanza di preservare e valorizzare le radici culturali della città.
Tra gli interventi, spiccano le voci di:
• Matteo Palumbo, professore emerito di Letteratura Italiana presso l’Università Federico II di Napoli;
• Cristina Pucci, musicista e Napoli Roots
• Francesca Amirante, storica dell’arte e Presidente di Progetto Museo.La manifestazione continuerà incontrando gli esperti nei luoghi di Di Giacomo in città.
Questo il calendario dei primi 3 appuntamenti:
14 dicembre 2024 | ore 10:00-12:00
Di Giacomo e lo studio della musica: il Conservatorio di San Pietro a Majella
Luogo: Conservatorio di San Pietro a Majella – Via San Pietro a Majella, 35
Questo incontro esplorerà il rapporto tra Salvatore Di Giacomo e la musica, con particolare riferimento al Conservatorio di San Pietro a Majella, luogo simbolo della tradizione musicale napoletana. Attraverso un percorso guidato, i partecipanti scopriranno l’importanza del conservatorio nella formazione musicale della città e l’impatto che esso ebbe sulla poetica di Di Giacomo. Saranno presentati documenti e testimonianze storiche legate alle sue ricerche e alla sua collaborazione con compositori e artisti del panorama musicale dell’epoca.

15 dicembre 2024 | ore 10:00-12:00
L’amore tra Ferdinando I e Lucia Migliaccio nelle lettere di Salvatore Di Giacomo
Luogo: Villa Floridiana – Via Domenico Cimarosa, 77
In questo incontro, i partecipanti saranno guidati alla scoperta del tenero amore che legava Ferdinando I di Borbone alla sua seconda moglie, Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia e principessa di Partanna, attraverso le lettere che si scambiavano e che Salvatore Di Giacomo raccolse nel volume Lettere di Ferdinando IV alla Duchessa di Floridia, apparso per la prima volta nel 1914. L’epistolario,  formato da circa 180 lettere, di “Re Nasone” alla moglie contengono un’autentica miniera di aneddoti e di note di costume: vi sono rappresentate infatti le consuetudini di vita del vecchio Ferdinando, dalle battute di caccia e di pesca alle quotidiane pratiche devozionali, dalle serali partite a carte agli impegni ufficiali e alle peripezie dei suoi ultimi viaggi all’estero. La Floridiana, dimora estiva donata da Ferdinando a Lucia, offrirà un contesto evocativo per comprendere meglio le vicende umane e politiche che hanno ispirato l’autore.16 dicembre 2024 | ore 16:30-18:00
Di Giacomo novelliere: da Sant’Aniello a Caponapoli a Santa Maria del Rifugio
Luogo: Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, Vico Sant’Aniello a Caponapoli, 9
Un itinerario che partendo da Sant’Aniello a Caponapoli e da Largo Madonna delle Grazie  arriva fino a Santa Maria del Rifugio ripercorrendo la Napoli dei vicoli brulicanti di umanità  e riscoprendo posti significativi della vita di Salvatore Di Giacomo, ma anche luoghi in cui ambientò alcune delle sue più famose novelle, come quella di Assunta Spina

18 dicembre 2024 | ore 16:30-18:00
Di Giacomo e il lavoro di bibliotecario: la Sezione Lucchesi Palli
Biblioteca Nazionale, Piazza del Plebiscito, 1
Dal 1893 Salvatore Di Giacomo ricoprì l’incarico di bibliotecario presso varie istituzioni culturali cittadine: la biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella, quella Universitaria e la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, dove, dal 1902, diresse la sezione autonoma Lucchesi-Palli, che ospitava la raccolta teatrale e musicale donata dal conte Eduardo Lucchesi-Palli e che divenne con lui un luogo di incontro di letterati fra i più illustri dell’epoca.
•21 dicembre 2024 | ore 10:00-12:00
Di Giacomo e la critica d’arte: dalla Scuola di Posillipo a Vincenzo Gemito
Gallerie d’Italia – Via Toledo, 177
Questo appuntamento si concentrerà sull’attività di Salvatore Di Giacomo come critico d’arte. In particolare, si parlerà della Scuola di Posillipo, che celebrò le bellezze naturali di Napoli, e dello scultore Vincenzo Gemito, che catturò con la sua arte l’anima popolare della città. L’incontro prevede una visita guidata alle collezioni delle Gallerie d’Italia, accompagnata da una riflessione su come Di Giacomo abbia valorizzato questi artisti e il loro contributo al panorama culturale napoletano.• 22 dicembre 2024 | ore 10:00-12:00
Di Giacomo fra poesia e musica: da Piedigrotta a Marechiaro
Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, Piazza Piedigrotta, 24
Un itinerario da Piedigrotta a Marechiaro sulle orme del Di Giacomo chansonnier piedigrottesco. La prima canzone che l’autore compose per la festa di Piedigrotta fu nel 1882 e continuò a collaborarvi tutti gli anni successivi, realizzando canzoni celeberrime che costituiscono i vertici della moderna canzone napoletana: A Marchiare, Era de maggio, Tiempe d’ammore. Nei suoi testi canori Di Giacomo fondeva verità e fantasia, elementi del canto tradizionale e lo spirito del popolo del suo tempo, dando voce a sentimenti eterni dell’animo umano: amori non corrisposti e burrascosi, tradimenti, passioni, dolci malinconie, gioie, cupa disperazione, sofferenze… I suoi componimenti sono vivaci, armonici e di elevato contenuto, sono canzoni nobili che riflettono la sua sensibilità aristocratica e la sua cultura borghese.