Abi porta a Napoli 200 libri di editoria bancaria

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Riproduzioni anastatiche di volumi che risalgono al XIX secolo, ricchi di illustrazioni e tavole a colori, libri con le lezioni di commercio dell’Abate Genovesi, primo titolare di una cattedra di economia in Italia nella seconda meta’ del Settecento. Sono solo alcune delle testimonianze librarie, edite dagli istituti di credito della Campania, che si possono ammirare a partire da domani in due sale della Biblioteca Nazionale di Palazzo Reale. L’idea e’ dell’Abi che ha portato a Napoli duecento dei volumi conservati nella Biblioteca di Palazzo Altieri intitolata a Stefano Siglienti. Quella partenopea e’ la quinta tappa di un programma di eventi che l’Associazione Bancaria Italiana organizza nelle aree regionale dal 2011. Organizzata in cinque sezioni (in cui sono rispettivamente raggruppati libri che narrano di territorio, architettura, storia, arte e di una peculiare manifestazione della cultura e della devozione popolare napoletana e italiana come il presepe), la mostra e’ a ingresso gratuito. Sarà aperta dalle 9.00 alle 18.30 da martedì a venerdì e dalle 9.00 alle 13.30 nella giornata conclusiva. Questa mattina la mostra e’ stata visitata in anteprima dai cronisti alla presenza di Francesco Guido, Direttore Generale Banco di Napoli e presidente Commissione regionale ABI Campania, di Carlo Capoccioni, Relazioni Culturali Abi, della direttrice della Biblioteca nazionale di Napoli, Simona Butto’ e di Francesco Dandolo, docente di Storia economica presso la Federico II di Napoli.

Tra i volumi piu’ significativi vale la pena citare “Campi Phlaegraei”, riproduzione anastatica del 1985 di un originale edito nel 1776, e “Il golfo di Napoli”, uscito nelle edizioni Il Polifilo. Il primo e’ opera di William Hamilton, ambasciatore plenipotenziario di sua Maesta’ Britannica alla Corte di Napoli e membro della Royal Society di Londra. Corredato da oltre 50 tavole di grande bellezza, il volume esprime la straordinaria fascinazione diffusa nell’Europa del Settecento per Napoli, considerata all’epoca citta’ “incomparabile”. Il golfo di Napoli raccoglie una serie di bellissime ‘gouaches’ (quadri realizzati con una particolare tecnica a tempera) che raffigurano scenari suggestivi della regione: da Marechiaro a Posillipo, dall’arsenale di Napoli a Santa Lucia, dal golfo di Pozzuoli al tempio di Venere a Baia, da Paestum a Pompei, fino all’eruzione del Vesuvio il 22 ottobre 1822. Senza ovviamente tralasciare Ischia, Procida e Capri. Che la Campania sia terra ricca di storia e poliedriche bellezze non e’ un mistero. Cosi’ come non e’ insolito raccontarla partendo da quello che viene considerato cuore e motore della sua storia ultramillenaria: il Vesuvio. Il vulcano per eccellenza ha acceso espressioni artistiche di ogni genere, dalla pittura alla poesia, dalla scultura alla letteratura. Questa realta’ fortemente caratterizzante del territorio campano e’ solo uno dei temi affrontati dalla mostra, che riesce a offrire ai visitatori visioni davvero uniche grazie a opere come Bound for Naples: Impressions of three journeys, volume attraverso cui ci parlano a distanza di secoli tre viaggiatori britannici del calibro di Dickens, Scott e Shelley, e Siren Land, con illustrazioni di Diefenbach e introduzione di Alberto Moravia.