Abi a Napoli, Patuelli: Oggi più possibilità di investire all’esteroTesto in formato di trasmissione

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“Questa Europa non ci piace”. A dirlo, aprendo l’incontro per lo sviluppo del territorio, a Napoli, e’ il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. “A fronte dell’unione bancaria – sottolinea – abbiamo legislazioni diverse in materia bancaria. Serve, invece, una disciplina unica che sia a tutti le stesse possibilita’. Serve un’unica legge perche’ le banche vogliono investire, non hanno alcun interesse a tenere i soldi depositati alla Bce con un costo dello 0,40%”. A giudizio di Patuelli, l’armonizzazione delle legislazioni serve anche ad evitare conflitti “perche’ non ci puo’ essere la libera circolazione di persone e merci e poi abbiamo una serie di legislazioni tutte diverse”. Il presidente dell’Abi, poi, sottolinea che “ci sono delle sorprese se analizziamo quelli che sono i dati relativi ai finanziamenti alle imprese e alle famiglie. In Campania, nel 2008 i prestiti sono stati pari a 57 miliardi, cresciuti ad agosto 2016 a 69. Nello stesso periodo, nel Mezzogiorno si e’ passati da 215 a 251,8 miliardi mentre per il Paese si e’ andati da 1.338 a 1405 miliardi. E tutto questo in un periodo di crisi. Oggi, quindi, c’e’ piu’ possibilita’ di investire al Sud dove ci sono segnali importanti nel manifatturiero. L’unico settore che registra ancora la crisi e’ quello delle costruzioni. Tirando le somme, comunque, resta come prioritaria l’armonizzazione delle legislazioni anche in materia di diritto fallimentare, penale dell’economie e tributario”.