(Adnkronos) – Il presidente di A2A Marco Patuano e l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini hanno presentato oggi, alla presenza del sindaco di Brescia Emilio Del Bono, l’8° bilancio di sostenibilità territoriale di Brescia, con il quale il Gruppo fotografa le prestazioni ambientali, economiche e sociali relative al territorio bresciano nel 2021 ed espone i piani di attività dei prossimi anni. Nella provincia di Brescia, A2A si occupa di gestione dei rifiuti, teleriscaldamento, sistema idrico integrato, produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, mobilità elettrica e illuminazione pubblica.
La raccolta differenziata ha raggiunto un tasso percentuale pari al 71,1% in città e al 77,3% nella provincia. Il sistema energia ambiente di Brescia garantisce che nessun rifiuto urbano venga conferito in discarica: nel 2021 il 75% di quanto raccolto è stato destinato al recupero di materia e il 25% a quello di energia. Grazie alle infrastrutture per ricarica elettrica, sono stati percorsi 6,3 milioni di km a emissioni zero.
In continuità con il percorso ‘I Territori della Sostenibilità’, sviluppato in collaborazione con The European House Ambrosetti, la presentazione del Bilancio è stata preceduta da un confronto con gli stakeholders locali. Le iniziative di ascolto degli stakeholder in programma quest’anno coinvolgono anche Bergamo, Valtellina e Valchiavenna, Friuli Venezia-Giulia, Milano, Piemonte, Sicilia, a cui si aggiungeranno quest’anno le tappe in Puglia e Calabria. “Riconfermiamo anche oggi il patto con la comunità bresciana: nel corso del 2021 abbiamo mantenuto gli impegni presi realizzando iniziative, infrastrutture, investimenti che hanno contribuito a distribuire sul territorio un valore economico di 430 milioni di euro, assumendo 211 nuovi colleghi – osserva il presidente di A2A, Marco Patuano – Lo facciamo, ancora una volta, attraverso un dialogo e un confronto con i nostri stakeholders, nel segno di un percorso improntato alla trasparenza e alla condivisione. Un impegno forte e convinto che da sempre caratterizza la nostra relazione con il territorio e le persone che lo abitano. Un impegno che si coniuga allo stesso tempo con l’attenzione che poniamo anche verso le famiglie in difficoltà economica attraverso il Banco dell’Energia Onlus che nel 2021 ha messo a disposizione 2 milioni di euro”.
Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, ha esposto le caratteristiche che rendono la città di Brescia un modello di sviluppo sostenibile: “Anche nel 2021, un anno particolarmente complesso, il Gruppo ha confermato solidità, reattività e capacità di fronteggiare con efficacia i diversi scenari che hanno destabilizzato il mercato determinando una volatilità senza precedenti dei prezzi dell’energia: ne sono la riprova i 222 milioni di euro di investimenti (+41% rispetto all’anno precedente) nell’area per impianti e infrastrutture. Il territorio bresciano lo scorso anno ha evidenziato ancora una volta le proprie peculiarità che lo rendono un modello a livello nazionale: l’eccellenza del sistema ambiente energia, in grado di soddisfare in maniera sostenibile il fabbisogno energetico della città, nonché il centro propulsore e strategico dell’economia circolare”.
Grazie alla sinergia tra A2A e Alfa Acciai e con il supporto di Regione Lombardia il calore dell’acciaieria bresciana altrimenti disperso verrà recuperato e convogliato nella rete di teleriscaldamento, permettendo un recupero termico pari al fabbisogno di 3.000 appartamenti equivalenti. Inoltre, è stato realizzato il potenziamento degli accumuli esistenti nella centrale di Lamarmora con l’aggiunta di un impianto da 5.200 metri cubi e 220 MWh di capacità termica e sono stati costruiti due accumuli nella centrale Nord di 2.200 metri cubi per 95 MWh l’uno. La capacità termica complessiva è di circa 550 MWh, vale a dire che il calore contenuto in tutto il sistema accumuli termici di Brescia potrebbe scaldare una famiglia per più di 50 anni. Inoltre, il Gruppo ha avviato l’iter per ricevere l’autorizzazione per un elettrolizzarore da 6MW per la produzione di idrogeno collegato al termoutilizzatore di Brescia. Il progetto si pone l’obiettivo di alimentare con questa nuova fonte di energia rinnovabile i treni della tratta Brescia-Iseo-Edolo entro il 2025.
Con il progetto Acquarius, A2A monitora costantemente la rete idrica di Brescia per individuare le perdite. Su questa infrastruttura, infatti, sono stati installati 465 sensori che consentono di identificare prontamente eventuali fuoriuscite d’acqua: queste vengono localizzate e riparate utilizzando una tecnologia innovativa “no dig”, che riduce notevolmente il ricorso agli scavi. Con un investimento di circa 4 milioni di euro in 5 anni, il progetto sarà esteso ad almeno altri 1.000 km di rete nei comuni gestiti dal Gruppo, oltre ai 700 km della rete cittadina. Nel 2021 sono stati ispezionati 135 km e il valore delle perdite nella città di Brescia è stato pari al 28% (-2% rispetto agli ultimi anni): dato molto al di sotto della media nazionale che si assesta a circa il 48%. A2A ha confermato gli investimenti per la depurazione delle acque: nel 2021 sono stati realizzati i nuovi impianti di depurazione di Gavardo e di Alfianello (42mila abitanti equivalenti serviti) e sono stati avviati i lavori per la realizzazione del depuratore della Valtrompia. Quest’ultimo progetto, che nella prima fase permetterà di servire circa 85mila abitanti equivalenti, si caratterizza per l’utilizzo di materiali e strumentazioni innovativi che consentono la riduzione dell’impatto ambientale. Il Gruppo gestisce anche la distribuzione dell’energia elettrica. Per garantire la continuità del servizio, in particolar modo nelle zone di montagna, e ridurre l’impatto paesaggistico, Unareti ha avviato la sostituzione di 80 chilometri di linee aeree della rete di media tensione con 20 km di nuove linee in cavo aereo isolato e rinforzato ‘Elicord’ e 78 km di linee interrate. Contestualmente, a dimostrazione dell’impegno di A2A per la tutela dell’ecosistema locale, sono previsti studi per mappare la presenza sul territorio del gufo reale, specie di alto pregio naturalistico e a rischio di estinzione, nell’Alto Garda Bresciano.