A volte i grandi problemi del mondo possono rivelarsi risolvibili più facilmente di quanto si pensi

in foto Joe Biden e Donald Trump

Chi avesse pensato che con l’inizio del periodo di ferie estive le varie situazioni sgradevoli in essere nel mondo si sarebbero ridimensionate (come per magia?), sarà rimasto amareggiato nel prendere atto che invece se ne stanno aggiungendo altre di ogni genere.Il problema doppio del dissesto ambientale legato con più fili con il degrado ambientale è certamente e ovunque sotto gli occhi di tutti. Sarà proprio per questa ragione che cominciano a fare sempre meno notizia gli effetti di tali disastri, anche quando i danni comportano vittime e distruzione di opere dell’ingegno. Qualcosa di insolito si sta presentando da circa un mese per quello che si continua a definire Nuovo Mondo, anche se quell’aggettivo è per buona parte già superato da tempo. Succede così che un falso problema stia tenendo in piedi da ormai troppi mesi una condizione di instabilità diffusa che sta logorando la popolazione degli Usa. Come se non fosse già di per se un problema di grandi dimensioni, una sua frangia è arrivata in Europa nel tempo più sbagliato che si sarebbe potuto auspicare.Il problema di Washington, prima definito
falso, è tale perché i due concorrenti alla poltrona di presidente di quel paese, patria della democrazia, non risultano idonei al compito di gestirlo. Il motivo principale è che entrambi hanno superato il cosiddetto limite di età. Ciò li ha resi penosi nel confronto diretto che hanno offerto al pubblico televisivo a metà della scorsa settimana. Senza sminuire alcuna loro capacità, chi li ha seguiti non avrà lasciato senza commento il comportamento di entrambi. Ognuno di loro ha tirato colpi bassi alla propria condizione, quella di anziano. È noto che già nell’antichità a Roma si dicesse che la vecchiaia di per sé è una malattia. Qualcuno potrà ricordare che nella Grecia classica era tenuta di conto la gerontocrazia, il potere esercitato dai Vecchi. Gli esempi andrebbero avanti per un bel pò, quindi è bene provare a attenersi all’indicazione evangelica che asserisce che c’è un tempo per ogni cosa. Forse un criterio per scandire l’iter della vita lavorativa di una persona si può trovare nel Faust di Goethe. Quando classifica le varie età, l’Autore, sul finire, indica gli anni della maturità, quando ormai si è appreso quanto sia necessario per gestire il proprio compito con piena efficacia. La definizione meglio centrata è quella che precede la fine: età olimpica in cui godere i risultati di tutte le conoscenze fatte per arrivare fino a essa. Discorso diverso è quello che concerne il caso Francia. Per quanto potrà sembrare “bizzarre”, come dicono quei cugini d’oltralpe, la prossima equipe che si siederà a Palazzo Borbone potrebbe essere composta da rappresentanti del Popolo sia di sinistra che di destra. Ciò solo per cominciare, il cammino per dare un minimo di stabilità alle democrazie più influenti è lungo e appena iniziato. Senza contare che per sistemare la cabina di comando della Ue c’è ancora un bel pò da fare. Il caldo non aiuta, in particolare quello torrido di questa estate. Cipputi direbbe a Figazzi:”Animo, prima o poi ritornerà l’autunno…”