A un anno dalla scomparsa del cantautore Alan Wurzburger, il documentario “Alan – Il Racconto di un Ignorante”

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in foto Alan Wurzburger

È trascorso un anno dalla scomparsa del cantautore Alan Wurzburger (12 febbraio 2023) e Inbilico, società di produzione di cinema e teatro, è lieta di annunciare che il progetto di documentario ALAN – Il Racconto di un Ignorante di Luca Lanzano, a lui dedicato, è tra i vincitori del Bando Siae Per Chi Crea – Nuove Opere (con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea 2023”), insieme al cortometraggio di finzione La Caparra a firma di Francesco Mucci.

Due giovani e talentuosi registi napoletani under 35, Luca Lanzano e Francesco Mucci, su cui Inbilico ha deciso di scommettere, per i quali prenderà il via un percorso lungo il 2024, che prevede, oltre alla realizzazione delle opere, partecipazioni prestigiose e presentazioni ufficiali al pubblico e alla stampa.

Il pensiero, però, va ad Alan, cui i produttori erano molto legati ed hanno scelto di abbracciare questo progetto di documentario, con la voglia di far conoscere la sua storia.

Una sfida importante per la piccola società di produzione fondata da Ramona Tripodi e Andrea Canova nel 2009, che oggi, grazie all’ottenimento del fondo Per Chi Crea, si avvicina sempre più al traguardo.

«Ci tenevamo a comunicare questa bella notizia – sottolinea Andrea Canova – in occasione del primo anniversario dalla scomparsa di Alan Wurzburger. Quel giorno in città partì una mobilitazione di artiste e artisti in sua memoria, per sostenere il documentario di Luca Lanzano, a cui hanno aderito anche diverse realtà sociali come Santa Fede Liberata e Lido Pola».

Per il documentario è stata lanciata una campagna di crowdfunding in collaborazione con il Premio Fausto Rossano, partner del progetto, che si è conclusa la primavera scorsa.

Giovanni “Alan” Wurzburger, classe 1955, è stato un cantautore e bluesman napoletano, e vanta collaborazioni con musicisti e artisti del calibro di Renzo Arbore, PFM, Beppe Barra, Daniele Sepe, Ciccio Merolla, rimanendo pur sempre fedele alla sua libertà ed al suo modo intimo e ribelle di fare musica.

Ma Alan è stato tante cose, molto più di un cantautore. Ha dato vita al locale Buco Pertuso e, prima ancora, allo storico Aret’ à Palm’, che tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila furono punto di riferimento e aggregazione culturale per moltissimi artisti e avventori.

Luoghi che hanno segnato un’epoca, ma anche memoria storica di una città da sempre ricca di fermento culturale. Alan ci ha lasciato un anno fa, ma la sua essenza è sempre fra noi.

«Non vediamo l’ora – conclude Ramona Tripodi – di poter far conoscere Giovanni/Alan Wurzburger anche a chi non ha avuto il privilegio di incontrarlo sul suo cammino, artistico e di vita».