A Stoccolma i suoni della Napoli del ‘700: oggi il concerto per mandolino e colascione dell’Ensemble Pizzic’Arco

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Oggi alle 17, presso la sede dell’Istituto italiano di cultura (IIC) di Stoccolma, in Svezia, continua il percorso alla scoperta dei “Segreti barocchi”. Per il terzo appuntamento, si esibirà l’Ensemble Pizzic’Arco in un concerto per mandolino, colascione, clavicembalo e due violini, che riprodurrà i suoni che si udivano per le strade della Napoli del XVIII secolo.

Il programma del concerto prevede l’esecuzione delle composizioni per mandolino e archi di compositori campani della metà del Settecento, i cui manoscritti sono attualmente raccolti nella Collezione Gimo e conservati nella biblioteca Carolina Rediviva dell’Università di Uppsala, in Svezia. I manoscritti furono portati in Svezia da un rampollo di una famiglia svedese di origine ugonotta, Jean Lefebure, durante il suo tour europeo condotto tra il 1758 e il 1763.

I manoscritti della Collezione Gimo rappresentano un esempio brillante dello “stile galante” e della cosiddetta Scuola napoletana. Trasmettono infatti musiche composte per essere suonate anche da amatori, per “conversazioni tra amici” nelle mura domestiche, o anche per il solo piacere personale. Si tratta un tipo di repertorio diffuso, eseguito e ascoltato nelle maggiori capitali Europee dell’epoca, che testimonia quanto l’Europa dell’epoca fosse caratterizzata da scambi vivaci grazie ai contatti dell’aristocrazia illuminata e dalla nascente ricca borghesia artistica e imprenditoriale.

Lo studio dei manoscritti si deve a una collaborazione tra l’Università di Uppsala, il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, l’Accademia Mandolinistica Napoletana e la Fondazione Pietà dei Turchini. Il progetto ha anche portato all’incisione del disco “Il mandolino a Napoli nel ‘700”. Per raccontare al pubblico più nel dettaglio la storia dei manoscritti della Collezione Gimo, il concerto sarà preceduto, alle ore 17, da una conferenza tenuta da Anna Rita Addessi e Lars Berglund.

L’Ensemble Pizzic’Arco, formazione di recente costituzione che ha all’attivo il CD Stradivarius dal titolo “Simpatica Follia”, dedicato alle sonate in trio con basso di Emanuele Barbella, e già numerose esibizioni in Europa, sceglie di eseguire tali concerti con una formazione che prevede l’utilizzo del basso continuo senza violoncello, preferendo il calascione, accanto al clavicembalo, per ricreare le sonorità di strada che i viaggiatori del Grand Tour avevano l’opportunità di ascoltare una volta giunti a Napoli.