A Piazza Affari apertura sprint per Banca MPS

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Il punto della mattinata. Il Ftse Italia All-Share segna +0.73%, Ftse All-Share Capped +0.75%, Ftse Mib +0.78%, Ftse Italia Mid Cap +0.40%, Ftse Italia Small Cap +0.58%, Ftse Italia Star +0.16%, Ftse Aim Italia +0.15%. 
Settore bancario in progresso: indice FTSE Italia Banche +1,8%, indice EURO STOXX Banks +1,7%. Banca MPS (+12,2%) parte a razzo nel giorno del cda chiamato ad approvare il piano industriale dell’ad Marco Morelli. Il board approverà anche i dati al 30 settembre, in anticipo rispetto alla data programmata (28 ottobre). Secondo indiscrezioni di stampa il piano prevede per il 2019 un ROE al 10-11 per cento e utile netto a oltre 1 miliardo di euro.

Nel fine settimana vari quotidiani hanno parlato di possibili investimenti nel capitale di Rocca Salimbeni da parte di fondi sovrani del Qatar, Abu Dhabi, Kuwait, People’s Bank of China. Possibili contatti anche con investitori istituzionali USA come quelli guidati da George Soros e John Paulson.

Stamattina Repubblica scrive che l’aumento di capitale di Banca MPS potrebbe essere lanciato il 7-8 dicembre, ma tutto dipende dall’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre. Intanto vanno avanti i contatti tra JP Morgan/Mediobanca e Corrado Passera: non è ancora chiaro se gli adviser di MPS permetteranno ad alcuni investitori contattati da Passera di avviare una due diligence sulla banca senese.

Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,8%, il Cac40 di Parigi lo 0,75%, il Ftse100 di Londra lo 0,6% e l’Ibex35 di Madrid l’1,4%. 

Mercati asiatici in positivo con l’eccezione di Sydney. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,29%

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,01%, Nasdaq Composite +0,30%, Dow Jones Industrial -0,09%.

Borse asiatiche

Inizio ottava in tono contrastato per l’Asia anche se alla fine a prevalere sono gli acquisti, al traino del rafforzamento del dollaro in vista di un sempre più probabile rialzo dei tassi d’interesse Usa da parte della Federal Reserve in dicembre. Lo sguardo è rivolto all’America anche per la tornata di trimestrali, finora positiva, che restituisce fiducia ai listini. 
Pressioni ribassiste arrivano invece dal petrolio, in declino di circa mezzo punto percentuale, dopo che l’Iraq domenica ha chiesto che il Paese venga esentato dal previsto limite all’output deciso in settembre dall’Opec (Baghdad è il secondo maggiore produttore tra i membri dell’organizzazione), visto che è impegnato nella guerra all’Isis. E alla fine tra i principali indici della regione a farne le spese è solo Sydney che segna pesanti perdite proprio per i titoli petroliferi: l’S&P ASX 200 registra un declino dello 0,40% al termine delle contrattazioni.

Lo yen ha aperto la seduta in moderato progresso sul dollaro e la performance si è riflessa in un declino per la piazza di Tokyo, che ha però in seguito recuperato terreno in scia a dati macroeconomici complessivamente positivi. Se l’export segna il dodicesimo mese consecutivo di flessione, infatti, il 6,9% di calo segnato in ottobre è ampiamente migliore rispetto alle attese e in deciso rallentamento rispetto a quanto registrato di recente. 
Ancora meglio la lettura preliminare dell’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei, che in ottobre sale a 51,7 punti dai 50,4 punti di settembre: il risultato è il più elevato dai 52,3 punti del gennaio scorso. A fine seduta il Nikkei 225 guadagna lo 0,29% (leggermente peggio ha fatto l’indice più ampio Topix, in crescita comunque dello 0,17%). Positiva anche la performance di Seoul, con il Kospi che guadagna lo 0,45% al termine degli scambi.

A sostenere l’Asia sono però soprattutto i listini cinesi. In vista della chiusura, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 sono in progresso di oltre l’1% mentre è intorno allo 0,80% l’apprezzamento dello Shenzhen Composite. Hong Kong riapre agli scambi dopo lo stop di venerdì causato dal tifone Haima e l’Hang Seng guadagna circa lo 0,40% (è invece di oltre l’1% in linea con Shanghai l’apprezzamento dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

I dati macro attesi oggi
Lunedì 24 Ottobre 2016

01:50 GIA Bilancia commerciale set;

02:30 GIA Indice PMI manifatturiero preliminare ott;

12:00 GB Indice CBI ordini industria ott;

15:00 USA Intervento Dudley (FOMC, Fed);

15:05 Intervento Bullard (FOMC, Fed);

15:45 USA Indice PMI manifatturiero preliminare ott;

20:00 USA Intervento Powell (FOMC, Fed).