A Napoli il Covid non ferma l’asta di beneficenza di Sepe. Il cardinale: Troppi poveri, giusto e doveroso farla

218
In foto il cardinale Crescenzio Sepe

Torna l’ormai tradizionale asta di beneficenza voluta dall’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. L’iniziativa sarà illustrata domani alle ore 10,30, nel salone di rappresentanza del Palazzo Arcivescovile in Largo Donnaregina. Durante la conferenza saranno illustrate le ragioni dell’asta di beneficenza 2020 e presentati i tanti doni che saranno poi battuti. Regali inviati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Papa Francesco, dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dal Prefetto di Napoli Marco Valentini, dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e dallo stesso cardinale Sepe. “Ho riflettuto molto sull’opportunità di tenere anche quest’anno l’asta di beneficenza, attesa la gravissima crisi sanitaria ed economica provocata dal Covid-19, con le conseguenti misure restrittive – spiega Sepe – ma moltissimi bambini soffrono, si trovano ricoverati negli ospedali e vivono in situazioni di grave indigenza familiare perché il virus, che ancora si va diffondendo paurosamente, ha determinato nuove povertà. Per questo – prosegue – non possiamo e non dobbiamo fermarci e arrenderci: la nostra formazione cristiana ci obbliga ad andare oltre, a guardare lontano, ad aprire il cuore alla speranza del nuovo giorno facendo prevalere la responsabilità di agire e reagire, guardando ai nostri fratelli che soffrono”.