A Central Park un’oasi nascosta da ottanta anni riapre al pubblico

Al tempo in cui un emendamento aveva appena cancellato il Proibizionismo e la Grande depressione aveva raggiunto il suo picco, New York nascondeva un piccolo segreto: una penisola di sedicimila metri quadratI ( 4 acri ) all’interno di Central Park, il cui accesso era vietato al pubblico. Era il 1934 e per decisone dell’allora commissario dell’ente parchi, Robert Moses, l’immensa striscia di terra chiamata Promontory che si nasconde tra il laghetto (il Pond) e una delle tre zone boschive del parco, doveva diventare un’oasi esclusiva per gli uccelli. Eccezion fatta per altri animali erranti e piante abusive dunque il suo ingresso fu definitivamente chiuso. Oggi, a distanza di oltre 80 anni, la zona riapre ai visitatori come Hallett Nature Sanctuary.

Dal quel 1934 l’area era rimasta inalterata dalle mani dell’uomo, ragion per cui piante invasive e natura incontrollata hanno fatto la propria parte. La vegetazione si era infittita al punto che in seguito alla decisione di bonifica dell’area i lavori sono iniziati a marzo del 2001 e proseguono tuttora con l’impegno di oltre 500 giardinieri. Attualmente, 40 milioni di dollari dopo, molte delle piante originarie sono state rimesse al posto della estirpata wisteria (pianta invasiva), animali di altre specie hanno fatto dell’area la loro nuova casa, sono stati costruiti lunghi e suggestivi sentieri e gli alberi sfoltiti sono nuovamente visibili nello loro bella mole.

L’Hallett Nature Sanctuary rimane aperto al pubblico ma solo per visite con le guide del parco e a giorni alterni, a partire dal lunedì, fino a fine giugno, e dal primo luglio è accessibile anche la domenica fino al 31 agosto. Il Central Park Conservancy, l’ente di gestione del parco, ha deciso di non lasciare la zona stabilmente aperta non solo per i lavori non ancora ultimati, ma anche perché il bosco si estende su un’area enorme, ancora complessa da percorrere, e soprattuto perché si intende preservare il concetto di esclusività riservata alla natura.

Central Park è il primo parco urbano degli Stati Uniti, un’oasi comunemente detta “polmone verde” di Manhattan. Aperto nel 1857, il parco si estende su 336 ettari di terreno con 9.7 chilometri di perimetro, ed è stato progettato da Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux. Un giardino all’inglese su vasta scala, Central Park è il risultato di anni di risanamento di una zona paludosa, piena di rocce altissime e baracche illegali (circa 1600 abitanti considerati abusivi furono costretti ad abbandonare la zona).

Il progetto del parco nacque per contraddire l’idea che gli europei avevano degli americani secondo cui questi ultimi mancavano di senso civico e di raffinatezza culturale. Fu così deciso che l’alta società di New York doveva avere un giardino dove poter passeggiare, socializzare e quindi farsi notare, lontano dalla gente comune. I lavori durarono più di dieci anni e costarono alla città oltre 10 milioni di dollari.

Oggi oltre ad essere un paradiso per gli uccelli migratori e per i cosiddetti birdwatchers (osservatori di uccelli) e picnic all’aria aperta, Central Park è sede di moltissime attività che si svolgono tutto l’anno. Tra le ricorrenze più famose a livello mondiale ricordiamo la Maratona di New York a novembre, Il Delacorte Theater che ogni estate offre spettacoli teatrali molto apprezzati, il concerto annuale dell’Orchestra Filarmonica di New York (nel 2011 è stato ospite Andrea Bocelli) e il Summerstage con spettacoli musicali, rappresentazioni teatrali e di danza gratuiti. Tutti appuntamentI diventati immancabili per chiunque viva o visiti New York in estate.