Troppo smog in galleria Vittoria, il Comune di Napoli intervenga

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in foto la Galleria della Vittoria a Napoli
Di seguito la lettera inviata dagli avvocati Riccardo Vizzino e Maria Augusto al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, agli assessori comunali all’Ambiente, alle Infrastrutture e alla qualità della vita e pari opportunità sull’inquinamento atmosferico e la tutela dell’ambiente napoletano.
 
“Egregio sig. sindaco, con la presente per sensibilizzare la Sua attenzione in ordine all’ormai noto problema dell’inquinamento atmosferico che colpisce la città di Napoli.
Notevoli quartieri, anche residenziali, presentano evidenti situazioni di degrado ambientale e condizioni  pericolose per la salute dei cittadini.
Sovente, infatti, numerose zone napoletane presentano un’aria soffocante, di cattivo odore, talvolta ricco di visibile pulviscolo, dannoso e nocivo per la popolazione tutta.
Le aree di riferimento attengono sia a zone residenziali, su cui si affacciano uffici, abitazioni, locali commerciali, sia a zone verdi ove bambini e ragazzi giocano e corrono all’aria aperta. 
Quanto denunciato, naturalmente, interessa anche il centro storico, biglietto da visita di molti turisti, nonché luoghi di aggregazione di giovani e studenti, quali le famose Piazze (Pizza del Gesu’, Piazza Monteoliveto, Piazza San Domenico…).
Aria inquinata, a dir poco respirabile, origine di frequenti patologie asmatiche, allergiche e di natura più grave, si riscontra, poi, nelle zone ad alto traffico cittadino.
A cio, inoltre, si aggiunge la condizione particolarmente gravosa, delle aree di passaggio e di transito di auto, motocicli e pedoni. Più nel dettaglio, il degrado ambientale e l’inquinamento atmosferico è presente in misura notevole nelle gallerie o ancor di più nei tunnel di collegamento tra le diverse zone di Napoli, soprattutto nelle aree metropolitane, dove il traffico, gli impianti industriali ed il riscaldamento degli edifici hanno effetti dannosi sulla qualità dell’aria e sulla salute degli abitanti. 
L’inquinamento atmosferico si esprime mediante l’alterazione delle condizioni naturali dell’aria, dovuta alle emissioni dei gas di scarico di autoveicoli, caldaie, centrali elettriche, fabbriche, impianti di incenerimento.  Le sostanze inquinanti più diffuse in atmosfera sono il biossido di zolfo (So2), gli ossidi di azoto(Nox), il monossido di carbonio (CO), l’ozono, il benzene, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le polveri (soprattutto il particolato di diametro inferiore a 10 milionesimi di metro, il Pm10) e il piombo. 
L’impatto sulla salute umana è evidente e notevole!!!!
Numerosi studi scientifici hanno messo in relazione l’esposizione all’inquinamento delle particelle con una serie di problemi, tra cui un aumento dei sintomi respiratori, come l’irritazione delle vie respiratorie, tosse e difficoltà respiratorie, diminuzione della funzionalità polmonare, ssma aggravata, bronchite cronica, battito cardiaco irregolare, attacchi non fatali di cuore, morte prematura nelle persone con malattie cardiache o polmonari.
Le persone maggiormente colpite ovvero maggiormente esposte alle sostanze inquinanti sono i soggetti con malattie cardiache o polmonari, i bambini e gli anziani Tuttavia, anche se si è sani, possono sorgere sintomi temporanei da esposizione a livelli elevati di inquinamento.
Le polveri sottili, cui si fa riferimento n ordine al problema dell’inquinamento atmosferico, presentano una dimensione piccolissima (10pm- 2,5 pm) e pertanto sono inalabili e/o respirabili. 
La dimensioni delle stesse comporta l’accumulo nei polmoni, penetrando nei tessuti fino ad accumularsi nel sangue e raggiungere varie parti del nostro organismo. 
Così, se i danni legati alle polveri sottili di Pm 10 sono circoscritti al sistema respiratorio, quelli legati alle polveri sottili Pm 2,5 potrebbero estendersi anche ad altri tessuti.
Le polveri sottili, dunque, sono nell’aria che respiriamo, arrivano al nostro organismo principalmente attraverso le vie respiratorie causando anche raffreddori ricorrenti, sinusiti, bronchiti, asma.
E’ soprattutto la composizione delle polveri, oltre che al diametro dalle stesse posseduto, ad accentuare il loro grado di tossicità.
L’inquinamento atmosferico rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la salute nelle aree urbane. Al riguardo, l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in un recente documento, ha concluso che l’inquinamento da polveri fini nell’ambiente urbano è responsabile ogni anno di circa 100.000 morti (e 725.000 anni di vita persi) nella sola Europa. Secondo la stima dell’Oms, l’inquinamento atmosferico rappresenta infatti in Europa il principale fattore di rischio ambientale,
Complessivamente l’inquinamento atmosferico rappresenta l’ottava causa di morte più importante. Analoghe indicazioni vengono dal progetto Air Pollution and Health: European Information System (Apheis), uno studio finanziato dalla Commissione Europea sull’impatto dell’inquinamento atmosferico in 26 città europee. Secondo questo studio, una riduzione dell’inquinamento da Pm10 (materiale particellare di granulometria inferiore ai 10 micrometri) di soli 5 mg/m3 potrebbe evitare circa 5.000 morti per anno nella popolazione interessata dall’indagine (complessivamente 32 milioni di cittadini).
Gli studi sul punto hanno preso, tra l’altro, in considerazione la mortalità a lungo termine ed altri effetti a medio e breve termine osservati nel corso di un anno, come i ricoveri ospedalieri, i casi di bronchite acuta e gli attacchi d’asma nei bambini. 
Il numero complessivo stimato di casi attribuibili rappresenta un importante problema di sanità pubblica. Interventi mirati al contenimento dell’inquinamento atmosferico avrebbero ricadute importanti in termini di salute e di costi sociali. I risultati raggiunti, infatti, suggeriscono che anche una modesta riduzione nei livelli di inquinanti, verosimilmente realizzabile con misure di immediata fattibilità, potrebbe avere significativi effetti positivi sulla mortalità e morbidità delle popolazioni urbane.
Altro effetto evidente, oltre al danno alla salute, è una riduzione della visibilità.
Le particelle fini (Pm 2,5) sono la principale causa di ridotta visibilità (nebbia) in molte aree industrializzate, ma anche nei parchi nazionali e nelle riserve naturali. Le particelle possono essere trasportate su lunghe distanze dal vento e poi stabilirsi sul suolo o nell’acqua. Gli effetti sono l’aumento dell’acidità dell’acqua, la modifica dell’equilibrio dei nutrienti nelle acque costiere e dei bacini idrografici di grandi dimensioni, riduzione dei nutrienti nel suolo, danneggiamento delle foreste e colture agricole sensibili. 
L’inquinamento da polveri sottili può macchiare le pietre, danneggiare anche altri materiali, compresi gli oggetti culturalmente importanti come statue e monumenti, immobili e stabili, deturpare monumenti, reperti e pietre; le polveri sottili sono dei coadiuvanti dell’azione delle piogge acide.
Il particolato può ostruire le aperture degli stomi delle piante e interferisce con le funzioni di fotosintesi.
Quanto descritto, si spera di Sua conoscenza, come ut sopra riferito, si riscontra in maniera particolarmente evidente nelle zone metropolitane, di passaggio, di collegamento tra le diverse aree urbane ed extraurbane. 
A sol scopo esemplificativo, basti considerare la galleria Vittoria, che collega le zone di Napoli da est ad ovest e viceversa, con ingressi speculari e terminali di via Acton sul fronte del Molo Siglio, ai piedi di Palazzo reale ai limiti fisici del quartier San Ferdinando, con il cuore del rione della Vittoria, precisamente allo storico incrocio tra via Chiatamone, via Giorgio Arcoleo e via Domenico Morelli.
Il tunnel in questione presenta un elevato grado di inquinamento atmosferico, in particolare il cattivo odore dell’aria, tra l’altro poco respirabile, e di un forte calore dovuto dallo smog e dalla fuoriuscita del prodotto della combustione del carburante. 
Abbiamo avuto modo di interessarci della questione, anche in concomitanza della richiesta da parte di numerosi concittadini di un ausilio in merito ai danni subiti dopo essere rimasto bloccato in galleria. 
In particolare, gli stessi, fermi sotto la galleria Vittoria, riferiva una crisi asmatica, bruciore agli occhi e un forte prurito alla pelle. 
Appare di evidente il mal funzionamento di presunti pulitori atti alla pulitura ed a filtraggi dell’aria nella zona suddetta. 
Quanto sino ad ora riferito ed esposto, con ogni evidenza, chiama direttamente in causa la responsabilità dell’ente comunale che è deputato al controllo ed alla manutenzione custodia dei beni demaniali e patrimoniali, garantendo la sicurezza dei cittadini, sub specie la qualità della salute e della qualità urbana. 
Raccogliendo, pertanto, le doglianze di coloro che si ritengono danneggiati dalla situazione dinanzi descritta, ed in particolare nella zona indicata della galleria Vittoria, con la presente si chiede all’egregio sindaco di indicare le modalità e le tempistiche del controllo della salubrità dell’aria, nella città di Napoli, i dati rilevati nelle zone a piu’ alta intensità di inquinamento atmosferico, di precisare le prassi scientifiche di monitoraggio dei sistemi di pulitura dell’ambiente, di accertare la presenza delle macchine utilizzate per il filtraggio e pulizia dell’aria tossica presente nella galleria Vittoria, e nel caso di verifica positiva, di puntualizzare tutti i rilievi effettuati nella suddetta zona.
In mancanza di sue risposte in merito, profilandosi chiare inadempienze e violazioni normative (sotto il profilo della responsabilità penale e civile aquiliana) da parte del’Ente, non si esiterà d’agire in danno del Comune di Napoli, compulsando le competenti autorità giudiziarie, per la tutela anche risarcitoria dei diritti e degli interessi dei cittadini come singoli e come categoria. 
Tanto ritenuto doveroso esporre e confidando in sollecito riscontro alla presente, l’occasione è gradita per porgerLe cordiali saluti”.