World pasta day, Barilla: Russia mercato strategico

289

Oggi si celebra in Russia la Giornata Mondiale della Pasta, a testimoniare il ruolo fondamentale raggiunto da questo Paese: quinto produttore al mondo di pasta e con un consumo annuo pari a 7,8 kg pro capite. Barilla è tra le aziende che ha scommesso (e bene) su questo mercato, tanto da aprire uno stabilimento vicino Mosca e ampliarlo con 2 nuove linee di produzione dedicate alla pasta, per un investimento da 15 milioni di euro. I formati di pasta Barilla più amati dai russi? Spaghetti, penne rigate, capellini, pipe rigate e bavette. Ne è passato di tempo da quando – nel diciannovesimo secolo – dal porto russo di Taganrog salpavano navi piene del raffinato grano verso Napoli e Imperia, le capitali della pasta italiana del tempo. A sancire il legame tra la pasta italiana e la Russia sono arrivate poi “le penne alla vodka”: un must della cucina degli anni ’80 e che attualmente sta vivendo una seconda giovinezza. Ma è oggi che il binomio tra pasta e Russia ha raggiunto il suo apice: dati alla mano la Russia è il quinto produttore al Mondo di pasta e figura tra i principali consumatori di questo alimento.

Tutto questo anche grazie alla spinta decisiva del Gruppo Barilla, leader mondiale del settore, che ha scommesso sul mercato russo, iniziando già nel 2009 la commercializzazione della pasta in questo Paese. Uno sviluppo rapido che, nel settembre 2015, ha portato l’azienda di Parma a realizzare due nuove linee di produzione dedicate alla pasta nel proprio stabilimento di Solnechnogorsk, nella regione di Mosca, dove già venivano prodotte salse, pani, prodotti da forno e biscotti (a marchio Harry’s CIS di proprietà di Barilla). Un investimento di 15 milioni di euro. 

Proprio grazie all’apertura del nuovo impianto l’azienda di Parma conta di chiudere il 2016, in Russia, con una produzione in loco di 27.000 tonnellate di pasta per ricavi complessivi pari a 64 milioni euro. In pratica il doppio dei volumi – 13.000 tonnellate – che Barilla esportava in Russia nel 2014 prima dell’apertura dello stabilimento. Tra i formati di pasta Barilla più amati dai russi ci sono spaghetti, penne rigate, capellini, pipe rigate e bavette. “La Russia rappresenta un mercato strategico per il Gruppo Barilla come dimostra l’investimento fatto per lo stabilimento di Solnechnogorsk che rappresenta una pagina fondamentale della storia del brand in questo Paese” afferma Luca Barilla, vice presidente del Gruppo Barilla.

“Una scelta sostenibile, in linea con l’unico modo che abbiamo di fare impresa “Buono per te, Buono per il Pianeta” che ci permette di produrre pasta della stessa qualità di quella prodotta in Italia, utilizzando le materie prime locali e avvalendoci della collaborazione di importanti e qualificati partner del settore agroalimentare”. Il Gruppo Barilla opera in Russia e nelle altre nazioni della Comunità Stati Indipendenti attraverso il marchio Harry’s CIS, acquistato dall’azienda di Parma nel 2004.

La presenza in Russia è iniziata nelle categorie dei prodotti da forno – come biscotti, merendine e pani – per poi espandersi, dal 2009, anche nel settore delle salse, sughi pronti e pasta. Ed è proprio grazie al prodotto “core” dell’azienda che Barilla, in poco tempo, è divenuta uno dei brand più conosciuti e amati dai consumatori russi. Lo stabilimento di produzione del Gruppo Barilla è situato a Solnechnogorsk, a 50 chilometri a nord di Mosca. Qui lavorano 434 persone e tutte le categorie di prodotto, eccetto le salse, sono preparate localmente nello stabilimento. Pochi mesi dopo l’acquisizione di Harry’s, era il 2004, lo stabilimento di Solnechnogorsk è stato completamente distrutto da un devastante incendio e ricostruito interamente da Barilla con un investimento di 40 milioni di euro.

Il nuovo stabilimento è stato aperto a febbraio 2006. Proprio per ribadire il legame sempre più stretto tra Italia e Russia la Giornata Mondiale della Pasta, ideata da Aidepi (Associazione delle Industrie del dolce e della Pasta), si festeggia oggi, a Mosca. Con poco più di 1 milione di tonnellate la Russia è il quinto produttore di pasta al mondo. L’Italia continua ad essere il primo esportatore di pasta in Russia con quasi 29 mila tonnellate nel 2015. Anche i consumi crescono, sotto la spinta del fascino per la nostra tradizione culinaria, scoperta dai russi nei viaggi in Italia: nel 2015, in Russia, secondo i dati dell’Ipo (International Pasta Organisation) sono state consumate 1.106.000 tonnellate di pasta, per un consumo pro capite di 7,8 kg annui.