Il centro studi Erich Fromm premia il console del Benin

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” Descrivere cosa il Console Giuseppe Gambardella con il supporto del suo staff sia stato capace di realizzare in Benin è cosa molto difficile, per l’immensa mole di dati : opere fondamentali , importanti, fatte bene e vitali per i deboli, rapporti istituzionali di elevatissimo spessore e forza, un team affiatatissimo, la speranza e la gioia negli occhi dei piccoli. Consiglio a Tutti di avvicinarsi alla realtà del Consolato del Benin a Napoli per conoscere l’onestà, l’amore allo stato puro per i meno fortunati e la vera professionalita’, affinché in sempre più possiamo metterci al servizio anche di questa preziosa realtà”: nei social la riconoscenza verso il Console del Benin a Napoli Giuseppe Gambardella è  un esplicito dato di fatto, comprovato da progetti che si sono realizzati per il concorso di molti, ma per l’imprimatur di uno solo, che attraverso un lavoro continuo per il raccordo di tante iniziative, si è  spostato in continuazione con il suo staff verso l’Africa per vedere e condurre di persona, la costruzione di pozzi , di scuole e non solo. Strutture che significano civiltà,  cultura e progresso in terre, che proprio per la mancanza di tali infrastrutture e per l’enormita’ delle distanze da percorrere , hanno sempre costituito, per molti giovani, un ostacolo ai loro sogni e alle legittime prospettive di crescita; in sintesi  un luogo di vita terminale che rinasce alla speranza.
Il Console Gambardella ha ricevuto in questi giorni un riconoscimento particolare al Circolo Nautico Posillipo, in concomitanza con la festa dei 26 anni del Centro Studi Erich Fromm del Presidente Silvana Lautieri, e alla presenza del Presidente del Circolo Bruno Caiazzo e il contributo dei  Consiglieri del Circolo Posillipo Filippo Smaldone e Antonio Pelle chiara.  Dopo l’indirizzo di saluto del Presidente del Centro Erich Fromm Silvana Lautieri che ha sottolineato l’importanza dell’evento in nome della solidarieta’ attiva e della immenso lavoro svolto dal Console Gambardella in Bénin,  è  stato proiettato un video che ha mostrato le opere svolte per i bambini che fino a poco tempo fa bevevano nelle pozzanghere e acquitrini per la mancanza dell’acqua potabile. Sono seguiti gli altri premi  al chirurgo Roberto Pennisi che ha svolto ed esteso l’assistenza sanitaria in luoghi di difficile accesso e non solo il Benin; nonché  al Comandante dei Vigili del Fuoco Ing.  Gaetano Vallefuoco per la solidarietà  operativa subito espressa nei luoghi del recente terremoto delle Marche.  Personalita’ dotate dello  stesso spirito di volontariato e abnegazione, che hanno saputo raccogliere i fondi necessari per l’edificazione di importanti opere come pozzi e scuole, che hanno realizzato il concorso di azioni  mediche  necessarie in terre povere, o che hanno dimostrato come l’emergenza delle catastrofi naturali non hanno distanze o tempi lunghi  di intervento, quando si vuole. I 3 premi consistenti in una scultura  di un cavallo in pietra lavica sono stati consegnati a Roberto  Pennisi, Gaetano Vallefuoco e al Console Giuseppe Gambardella, rispettivamente dalla Presidente del Centro Erich Fromm Silvana Lautieri, dal Presidente del Circolo Posillipo Bruno Caiazzo, e dal Consigliere del Centro Erich Fromm Ing. Bruno Russo.
Le  parole del Console Giuseppe Gambardella all’atto del conferimento del Premio,  sono state incisive e profonde proprio in nome di una solidarietà che spesso non si può  fare solo da casa, ma necessità di una chiara presa visione dei fatti per capire che la base della giusta imprenditoria umana, è l’azione che viene svolta con dedizione e amore verso il prossimo. Così, tenendo per mano una ragazzina, Benedetta Di Donna,  ha raccontato ” Ci vorrebbero soprattutto persone come lei, che ha contribuito alla costruzione di un pozzo nella Repubblica del Benin. Il giorno della sua prima comunione ha voluto donare i regali ricevuti a questi bimbi, il cui sorriso è quel regalo immenso che ogni volta che torno in quei luoghi ricevo,  perché queste anime riescono nella loro indigenza e povertà , a comunicare all’uomo una felicita’ che non ha eguali “. L’evento al Circolo Posillipo si è  concluso con un concerto a 4 mani di Lia Porcelli e Adriana Longarzo, su musiche di Brahms, Strauss, Grieg e Rossini.
Il Bénin puo’  essere considerato un laboratorio geopolitico in quanto molti preferirebbero ad una immigrazione senza freni una azione massiccia di aiuti in loco, e in futuro partendo proprio dalla forza delle parole del Console, condensate in qualche evidente lagrima di commozione,   peraltro trattenuta, che lasciano qualcosa dentro.
Il Centro Erich Fromm , da anni attivo sul territorio campano per l’organizzazione di eventi abili all’integrazione filosofica, culturale e imprenditoriale della mente umana con il divenire della società  mutevole e complessa, ha di recente accolto l’iniziativa di accogliere nelle proprie manifestazioni, la valenza e il ruolo che il corpo diplomatico ha all’interno del nostro territorio, e crescere con tale ingrediente. La globalizzazione e la necessaria dinamica che verte l’internazionalizzazione delle imprese, nonché  le varie integrazioni che avvengono nella nostra società,  con fasi iniziali molto critiche, pongono la domanda fondamentale: come può l’essere tornare ad essere al centro della società riscattatando la sua valenza umana, da un torpore che il materialismo le ha confezionato per oltre cento anni? Un modo è  sicuramente, risvegliare i valori almeno umani con il concorso di una diplomazia che ritorna ad essere attiva, proprio perché  oggi si desidera sempre più una economia internazionale mossa da propositi umani e non meramente economici. Il Console  Gambardella in tale ambito svolge un ruolo continuo : come l’operato dell’ ultima missione in Bénin , che ha avuto luogo dal 16 al 25 Settembre 2016. 
L’agenda della sua missione istituzionale era molto fitta e ha avuto il piacere di presenziare ad eventi molto importanti  per le popolazioni locali. Inoltre il  17 Settembre ha avuto luogo l’inaugurazione della Scuola Pubblica Primaria di Gbèkon nel Comune di Abomey, un progetto finanziato dalle Associazioni “Dare Futuro” Onlus del Presidente Prof. Roberto Pennisi e “Un Sogno per il Bénin” Onlus del Presidente Dott. Giuseppe Paladino. La cerimonia ha avuto luogo in presenza del Sindaco di Abomey  Blaise O. Ahanhanzo GLELE e dell’Assistente della DICODAH  ( Ministero degli Affari Esteri)  Claude Hessou, nonché degli studenti e dei loro genitori.
Il 19 Settembre il Console ha presenziato  alla cerimonia di posa della prima pietra per la costruzione della quarta scuola, da realizzare nel Comune di Cobly ,finanziata dall’ Associazione “Donare è Amore” della Dott.ssa Pina Pascarella, in onore di Vincenzo Pascarella, prematuramente scomparso; ma rappresentata in Bénin dal vice presidente Sig. Giovanni Pascarella, che nonostante l’età ha viaggiato instancabilmente lungo tutto il paese da nord a sud da est a ovest, dimostrando una tenacia e una forza, tali da essere per sempre fonte della nostra grandissima stima.  
Oltre a numerosi impegni umanitari e istituzionali che l’ hanno visto viaggiare lungo quasi tutto il paese, è  importante citare la visita fatta all’Università di Abomey-Calavi (UAC),  dove il Console è stato accolto dal Vice-rettore Maxime da Cruz e dai suoi collaboratori. L’obiettivo di questo incontro era quello di raccogliere informazioni dettagliate sulle modalità di organizzazione e di funzionamento di questa struttura universitaria, al fine di rendere possibile la nascita di una collaborazione con l’Ufficio delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Salerno, per lo sviluppo di progetti di mobilità studentesca del programma ERASMUS PLUS, che prevede anche la formazione di insegnanti e ricercatori. 
Infine è da menzionare la visita ad Akassato (Abomey-Calavi) dove, accolto dal Direttore Hyacinthe Y. GBEGNON, il Console ha visitato il Centro di Formazione Professionale per Persone Disabili, per verificarne le condizioni e raccogliere quante più informazioni possibili in previsione di un futuro progetto da realizzare, per far fronte ai problemi e ai bisogni del Centro. 
La solidarietà  ma soprattutto il raro senso umanitario significa mettere in gioco molte volontà positive, che alla fin fine possono anche muovere il mondo imprenditoriale che vuole investire ove realmente il bisogno supera le capacità di   export, oppure muovere la sanità o il pronto intervento,  con il dinamismo necessario.  In tale contesto si inseriscono le parole del dott. Roberto Pennisi : ” La volontà si raccorda al bisogno di queste popolazioni, il cui spessore lo si avverte quando sono passato da queste realtà a quella di una metropoli ricca come Parigi “, e quelle dell’ Ing. Vallefuoco: ” Noi siamo coordinati su base nazionale , ma quando siamo stati avvertiti della situazione di Amatrice e dei comuni limitrofi, subito siamo accorsi per salvare quante più vite umane si potesse, sulla base di una rete organizzativa fitta e precisa con la quale io e i qui presenti Caposquadra Aniello Veropalumbo e il Vigile Esperto Massimo Sarracino, ci siamo subito mossi”.
Dare un impulso alle iniziative umanitarie è un investimento per tutti, e l’esempio dato dal Console Giuseppe Gambardella diventa il migliore che un corpo diplomatico possa dare, e si condensa con gli sguardi di coloro che in Benin esprimono la grande riconoscenza, offrendo nel contempo il migliore dono e il doveroso monito all’umanita’ del futuro.

BRUNO RUSSO