Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, scatta la protesta dei dipendenti

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I dipendenti del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno protestato questa mattina all’esterno del Palazzo di giustizia, con un’astensione durata dalle 8 alle 11, contro la scelte del ministero di immettere in servizio, anche con qualifiche di funzionario, personale in esubero, iscritto nelle liste di mobilità, proveniente da altre amministrazioni pubbliche, come la Croce Rossa, la Provincia e la Difesa. “Protestiamo – spiega l’assistente giudiziario Antimo De Cesare – perché il ministero di Grazia e Giustizia sta inserendo ormai da mesi personale che non è formato, spesso senza laurea e senza alcuna competenza nel campo giuridico, che non è in grado di assistere i magistrati in ufficio o in udienza. Ci troviamo a lavorare con ex vigili urbani, persone che nella Croce Rossa facevano i barellieri in Afghanistan; e qualcuno di loro, grazie alla qualifica superiore posseduta nell’amministrazione di provenienza, si è ritrovato ad essere nominato funzionario, anche senza laurea; qualcun altro ha la terza media”. “Io invece – continua De Cesare – sono laureato, sono entrato con concorso pubblico come la maggior parte dei miei colleghi qui a Santa Maria Capua Vetere. Se si vuole far davvero funzionare la giustizia è necessario assumere personale qualificato e competente. Altra questione che noi contestiamo al ministero è l’assoluta mancanza di riqualificazione del personale, le cui mansioni sono ferme da 20 anni; insomma qui non c’è progressione di carriera, sebbene ciò avvenga in tutte le amministrazioni”. De Cesare lavora in un ufficio con altri dipendenti in cui c’è poco spazio e i fascicoli sono accumulati in pile enormi sulle scrivanie. Sono una ventina i dipendenti provenienti da altre amministrazioni immessi nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere, altri sei sono stati inseriti al Tribunale di Napoli Nord che ha sede ad Aversa; in quest’ultima struttura, creata nel settembre 2013, oltre a gravi problemi di carenza di personale, sia tra i magistrati che i cancellieri e gli assistenti, si registrano anche problemi logistici, con aule prive di collegamento per la video-conferenza.