Pinotti inaugura nel Casertano il sacrario delle vittime delle missioni di pace

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“L’identità e la storia di un Paese passa attraverso le tragiche vicende dei tanti uomini e donne che hanno sacrificato la loto vita in nome della Patria. E attraverso luoghi come il nuovo sacrario inaugurato qui a Caserta”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo oggi all’Eremo di San Vitaliano, nella frazione Casola di Caserta, alla cerimonia di inaugurazione del Sacrario Nazionale dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionale di pace. Un luogo della memoria voluto fortemente dal tenente-colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, ridotto sulla sedia a rotelle dopo essere stato ferito in Somalia a Mogadiscio, ma soprattutto dalla sorella dell’ufficiale, Daniela. “Undici anni fa – ricorda il ministro – Daniela, che allora aveva undici anni, scrisse una lettera al Capo di Stato Maggiore della Difesa in cui chiedeva che il sacrificio di tanti uomini e donne cadute nelle missioni di peacekeeping venisse ricordato in un luogo particolare. Io allora ero presidente della Commissione Difesa. A quella lettera abbiamo finalmente risposto. E’ importante per i familiari dei soldati sapere che c’è un Paese che non dimentica”. “E’ passato tanto tempo – dice Daniela Paglia, oggi studentessa universitaria di 22 anni – e sebbene con un po’ di ritardo le istituzioni hanno capito l’importanza di creare un luogo per ricordare i tanti soldati caduti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questo posto è importante soprattutto per i giovani, per i tanti miei coetanei cresciuti senza valori, penso all’amore per la nostra Italia. Undici anni fa scrissi la lettera dopo aver visto al telegiornale i funerali dei caduti per la strage di Nassiriya. Mi sembrava ingiusto che passato quel momento il sacrificio potesse cadere nell’oblio”. Alla cerimonia di oggi hanno preso parte i familiari di numerosi soldati morti o feriti nelle varie missioni internazionali, dall’Iraq all’Afghanistan. Tra i vertici militari, il capo di Stato maggiore dell’Esercito Danilo Errico e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. E anche decine di studenti di istituti casertani, che già nei prossimi giorni inizieranno a visitare il Sacrario consentendo all’Eremo, monumento del XIII secolo, di tornare a nuova vita. Nel sacrario c’è anche un totem multimediale con aneddoti, foto e diari che permetteranno a tutti di scoprire le storie dei singoli soldati morti o feriti.