Medici, i sindacati a De Luca: Stabilizzare i laureati precari

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Stabilizzare i medici precari, che da anni lavorano negli ospedali della Campania con contratti atipici e garantiscono il mantenimento dei “livelli quotidiani di assistenza”. Lo chiedono, in una lettera aperta al presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca, le segreterie regionali dei principali Sindacati medici, tra i quali Anaao, Cimo, Aaroi e le federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil ed Ugl. I medici precari, spesso giovani laureati – è detto nella lettera aperta a De Luca “sono vittime di un sistema assurdo, che da un lato li voleva e li vuole impegnati in un’attività del tutto e per tutto identica a quella dei loro colleghi dipendenti, e dall’altro, contemporaneamente, gli negava e gli nega i diritti fondamentali di ogni lavoratore (primo tra tutti il riconoscimento come lavoratori a tempo indeterminato utile a stabilizzare la propria vita personale”. La Regione Campania – ricordano i sindacati dei medici – “ha già concluso da tempo la prima fase del processo di stabilizzazione dei precari, con un forte impulso alle procedure dato proprio dal presidente De Luca”. Adesso, però, bisogna passare in tempi brevi alla seconda fase “che vede come protagonisti coloro che lavorano formalmente con contratti di Co.Co.Co., Co.Co.Pro, Partite IVA, 15 Septies, ecc), ma che ‘de facto’ svolgono un’attività parimenti a quella subordinata.” “Senza l’opera prestata da questo personale- concludono i sindacati dei medici nella lettera aperta a De Luca – per la maggior parte impiegato nell’area dell’emergenza-urgenza e 118 con senso di sacrificio ed abnegazione il Ssr campano non avrebbe potuto garantire nemmeno i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), nei lunghi anni in cui la Campania è stata in pieno piano di rientro con un blocco completo del turnover”.