Le prime mosse del neo console Usa, Mary Ellen Countryman

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Dopo il commovente discorso di commiato da Napoli di Colombia Barrosse, il nuovo Console Generale degli Usa con sede a Napoli è Mary Ellen Countryman, che  ha assunto l’incarico pochi giorni fa: una Diplomatica di carriera con oltre 25 anni di servizio. Mary Ellen Countryman ha lavorato recentemente come Capo della Comunicazione Strategica presso l’ufficio del Direttore Generale del Servizio Diplomatico americano. Dal 2008 al 2011 è stata Console Generale a Firenze, e dal 2000 al 2001 ha prestato servizio come Vice Segretario Stampa della Casa Bianca e Direttore dell’Ufficio Stampa presso il National Security Council. Ricordiamo che Il Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, presente sin dal 1796, è una delle sedi diplomatiche americane più antiche, che comprende 6  regioni che rientrano nel suo distretto: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In questo ambito, esso svolge un’ampia gamma di attività ed eroga servizi da parte del governo degli Stati Uniti, con un  personale che è  composto da diplomatici americani e personale italiano,  dipendenti dal Dipartimento di Stato e dall’ Istituto Americano di Previdenza Sociale. Inoltre, il Consolato Generale ha la supervisione dell’Agenzia Consolare a Palermo.
Mary Ellen Countryman in passato ha ricoperto incarichi in numerose altre sedi diplomatiche tra cui Jakarta, San Pietroburgo, Rangoon, Tokyo, Milano, e all’Ufficio per gli Affari Giapponesi presso il Dipartimento di Stato. Mary Ellen Countryman è originaria dello Stato di Washington. Ha conseguito una laurea presso la University of Washington e un Master presso la School of International and Public Affairs della Columbia University. Prima di entrare nel servizio diplomatico, Mary Ellen Countryman ha lavorato come produttrice di programmi televisivi di news a New York e Tokyo. È sposata con il diplomatico di carriera Benjamin Wohlauer, ed entrambi parlano italiano, giapponese e indonesiano. Questo è il suo terzo incarico in Italia, paese che ama molto. Il suo nuovo impegno capita in un momento in cui la Campania guarda particolarmente agli Usa nel campo degli investimenti . Puntare sul mercato Usa per il 67 per cento degli imprenditori campani rappresenterebbe la migliore opportunità di sviluppo della propria azienda. E’ quanto è emerso da piu’ indagini tra cui quella  promossa da K&L Gates Legal Observatory, l’osservatorio della sede di Milano dello studio internazionale K&L Gates. Per gli imprenditori campani negli Usa si può contare su un’economia solida e in continua espansione (61%), un sistema fiscale certo e trasparente (55%) e una tassazione vantaggiosa (52%). Dall’indagine emerge che, nonostante molti imprenditori non abbiano mai investito negli Stati Uniti (66%) o all’estero (59%), quasi 7 su 10 considerano un’operazione negli Usa la migliore opportunità per lo sviluppo della propria azienda e hanno preso in considerazione la possibilità di farlo in futuro (73%).
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha ricevuto , il 14 di Settembre nel suo Ufficio di Palazzo San Giacomo, il nuovo Console Countryman ed ha  augurato al  diplomatico americano un proficuo lavoro in città, assicurandole la massima collaborazione istituzionale dell’Amministrazione comunale. Al termine del colloquio improntato alla cordialita’ ed alla futura sinergia comune di intenti,  il Sindaco ha donato al nuovo Console il gagliardetto ufficiale della città. 
Mary Ellen Countryman ha voluto ammirare il presepe dedicato all’acqua pubblica ed all’ambiente, che il sindaco ne ha richiesto l’esposizione stabile , a palazzo San Giacomo. “E’ molto bello! ” ha detto prima di lasciare il Palazzo   del Comune: effettivamente  e’ un presepe artistico molto ben fatto, commissionato un anno fa circa  dall’Abc acqua pubblica ai maestri di San Gregorio Armeno, ed  è stato installato all’esterno della sala giunta di Palazzo San Giacomo. Il presepe è quello della tradizione napoletana, che accomuna personaggi noti e meno noti intenti in lavori di impianto artigianale per lo piu’ , con  molti richiami all’acqua pubblica e alla nostra tipica espressività che non muta con il divenire delle cose e del tempo soprattutto. La cultura è  senza dubbio il miglior approccio diplomatico ma ben presto molte  questioni lasciate sul tappeto dal Console Generale  uscente Colombia  Barrosse , diverranno impegno e materia della Console Mary Ellen Countryman. Se gli investimenti italiani e soprattutto campani crescono negli Usa, uno dei campi in cui si è  in questi anni raggiunta la più  ampia soddisfazione , riconosciuta e foraggiata dalla stessa Barrosse in recenti discorsi all’Ateneo, e’ la collaborazione in campo tecnologico e aerospaziale in particolare. 
Tutto ciò  va inserito nella contesa tra Ue e Usa in campo aerospaziale, che non e’ solo una gara tra Aerbus e Boeing come molti dicono, ma e’ anche la corsa all’accaparramento di quegli spazi vuoti che la Brexit ha determinato, e che riguardano soprattutto i Paesi emergenti. I riconoscimenti da parte diplomatica, degli sforzi con cui l’Italia ha cercato di affiancarsi a colossi Usa come Boeing, per progetti innovativi e’ un dato concreto. La stessa Colombia Barrosse in recenti discorsi, aveva sottolineato come gli investimenti in Puglia, potessero in futuro consentire notevoli posti di lavoro nell’intero compartimento. Intanto Boeing si rafforza e, sul piano delle sue forniture leader di aerei commerciali alla Cina, prevede una domanda di 6.810 nuovi aerei nel Paese nei prossimi 20 anni – come rivelato oggi a Pechino nel suo China Current Market Outlook (CMO) annuale , per un valore stimato di 1,025 trilioni di dollari. La Cina diventa così il primo mercato aeronautico al mondo da un trilione di dollari: “Dato che la Cina sta passando ad un’economia più consumer-based, l’aviazione giocherà un ruolo fondamentale nel suo sviluppo economico”, ha commentato Randy Tinseth, vice president Marketing di Boeing Commercial Airplanes:  “Il viaggi e i trasporti sono servizi chiave, pertanto ci aspettiamo di assistere alla crescita annuale del traffico passeggeri del 6,4% annualmente in Cina nei prossimi 20 anni”.
Boeing prevede che la Cina avrà un fabbisogno di 5.110 nuovi aerei single-aisle fino al 2035, che rappresentano il 75% delle nuove consegne totali. I vettori low-cost e le compagnie aeree full-service hanno aggiunto nuovi aerei e ampliato nuovi servizi point-to-point per soddisfare sia la domanda di voli leisure che business da parte della crescente classe media cinese e in tutta l’Asia.
Tinseth ha detto che il backlog dei clienti cinesi dimostra come il nuovo 737 MAX 8 e l’attuale 737-800 Next-Generation sono alla base del mercato single-aisle.
Boeing prevede che la flotta widebody triplicherà e avrà bisogno di 1.560 nuovi aerei come il 787, il 777 ed il 777X. La previsione di quest’anno riflette una transizione continua da aerei molto grandi a nuovi aerei efficienti widebody medi e piccoli. Nel frattempo, la Cina ha un ruolo fondamentale in ogni attuale modello di aereo commerciale Boeing , dal 737 Next-Generation al 747, al 767, al 777 così come all’aereo più tecnologicamente avanzato al mondo, il 787 Dreamliner, progetto in cui siamo coinvolti da anni con gli stabilimenti Leonardo Finmeccanica in Puglia e a Pomigliano.
Quale ruolo avra la diplomazia americana dalle nuove scelte strategiche che avverranno soprattutto nel fervido campo aerospaziale? E una domanda che molti addetti si lavori si pongono, ma nel settore le risposte sono sempre le stesse: “Le scelte sono politiche e spetterà ai governi decidere”, ma in tale contesto e’   ovvio che una nuova linea guida statunitense si avrà  solo con l’elezione  del  nuovo Presidente Usa, da cui dipendono molte scelte strategiche , tra cui l’apertura verso la Russia, i rapporti stessi con la Ue e il rafforzamento delle controverse collaborazioni con i Paesi asiatici e arabi, molte delle quali influenzare dalle nuove rotte  del greggio.

BRUNO RUSSO