I mercati emergenti dell’Asia col vento in poppa

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Il punto della mattinata. Borsa italiana intono poco sotto la parità al momento della scrittura. Il FTSE Italia All-Share segna infatti -0.20, FTSE All-Share Capped -0.22, FTSE MIB -0.23, FTSE Italia Mid Cap -0.04, FTSE Italia Small Cap +0.01, FTSE Italia STAR +0.20, FTSE AIM Italia +0.11.  

Vendite sui bancari con l’indice FTSE Italia Banche a -0,7%, l’EURO STOXX Banks a -0,9%.

Le principali Borse europee, invece, hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,15%, il Ftse100 di Londra lo 0,05% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,4%. 
Future sugli indici azionari americani in parità. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,30%, Nasdaq Composite +0,50%, Dow Jones Industrial +0,25%. 
L’Institute for Supply Management ha comunicato che l’indice ISM non manifatturiero è sceso nel mese di agosto a 51,4 punti dai 55,5 punti del mese precedente. Il dato è risultato inferiore alle previsioni degli economisti fissate su un indice pari a 55 punti. Il dato deludente ha ulteriormente ridotto le probabilità di un incremento dei tassi della moneta Usa a settembre.
Tokyo in ribasso con il Nikkei 225 che chiude a -0,41%.

Borse cinesi incerte: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a -0,05%, l’Hang Seng di Hong Kong al momento segna -0,3% circa.

Euro in netto rialzo contro dollaro, tocca i massimi dal 26/8. EUR/USD al momento viene scambiato a 1,1250 circa. 
Mercati obbligazionari eurozona in ascesa, bene il Bund. Il rendimento del decennale tedesco cede 4 bp a -0,12%, quello del BTP cede 1 bp all’1,09%. Lo spread sale di 3 bp a 121.
A luglio in Germania la produzione industriale è scesa oltre il previsto: l’Ufficio di Statistica Destatis ha indicato un decremento pari all’1,5% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato nettamente inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un modesto incremento pari allo 0,2%. Rivisto al rialzo inoltre il dato precedente a +1,1% da +0,8%.

Nel mese di luglio in Francia la bilancia commerciale ha segnato un deficit pari a 4,5 miliardi di euro, in crescita rispetto alla rilevazione precedente (pari a 3,5 mld di euro). Le esportazioni sono rimaste invariate a 36,9 mld di euro mentre le importazioni si sono attestate a 41,4 mld dai 40,3 mld di euro del mese precedente

 

Borse asiatiche
Seduta contrastata per i mercati dell’Asia, in scia al positivo martedì di Wall Street (prima sessione dell’ottava per New York dopo il Labor Day celebrato lunedì), che ha visto il Nasdaq chiudere ai massimi. Gli osservatori danno per scontato che i tassi Usa non verranno toccati in occasione del prossimo meeting del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie), che si terrà il 20 e il 21 del mese. A farne le spese è Tokyo.

Il Bloomberg Dollar Index, che monitora la divisa Usa nei confronti delle dieci altre principali valute, si muove sui minimi delle ultime due settimane e lo yen si apprezza dello 0,60% (dopo avere guadagnato oltre il 2% sul dollaro nelle due precedenti sedute). Il risultato è stato un declino in chiusura per il Nikkei 225 dello 0,41% (leggermente meglio fa l’indice più ampio Topix che si deprezza dello 0,23%). 
Sul fronte macroeconomico, il dato preliminare relativo a luglio dell’indice anticipatore del Giappone segna un declino a 100,0 punti dai 100,7 punti di giugno (rivisti dai 99,2 punti comunicati il mese scorso), ma ampiamente meglio rispetto ai 98,6 punti del consensus. Contrastata è la seduta anche per Seoul, con il Kospi che chiude sulla parità (ma alla fine in negativo anche se solo dello 0,02%).

Nel complesso, e soprattutto grazie ai mercati emergenti (che beneficiano dei bassi tassi Usa e di conseguenza della debolezza del dollaro), la seduta è però positiva per l’Asia. L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, guadagna ancora lo 0,4% (portando a ben oltre il 2% il progresso segnato da inizio ottava) e si muove intorno ai massimi dal luglio dello scorso anno.

In vista della chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano intorno allo 0,30% e la performance dello Shenzhen Composite non si discosta da questa tendenza. A Hong Kong, invece, l’Hang Seng è in modesta flessione (guadagna invece oltre mezzo punto percentuale l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

Progresso per Sydney: l’S&P/ASX 200 guadagna lo 0,20% dopo la pubblicazione dei dati relativi al Pil dell’Australia per il secondo trimestre che segnano un progresso del 3,3% su base annua contro il 3,1% del primo trimestre (e il 3,0% dell’ultimo periodo del 2015) e in linea con il consensus. Su base trimestrale, il Pil è invece rallentato allo 0,5% d’incremento contro l’1,0% del primo trimestre (rivisto al ribasso dall’1,1%) e sotto allo 0,6% atteso dagli analisti.

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso la seduta, la prima della settimana dopo il lungo week end, in rialzo grazie alle numerose operazioni di M&A annunciate in giornata. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,25%, l’S&P 500 lo 0,3% e il Nasdaq Composite lo 0,5%. 

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 7 settembre

01:01 GBP Indice BRC dei prezzi al dettaglio (Ago);

07:00 JPY Indice predittivo (Leading Index, Lug P);

07:00 JPY Indice coincidente (Coincident Index, Lug P);

08:00 GER Indice produzione industriale (Lug);

09:30 GBP Indice Halifax (prezzi delle abitazioni, Ago);

10:30 GBP Indice produzione industriale (Lug);

10:30 GBP Indice produzione manifatturiera (Lug);

13:00 USD Richieste di mutui MBA (SEP 2);

16:00 USD Nuovi lavori indice JOLTS (Lug);

20:00 USD Beige Book (Fed).