Borse asiatiche in crescita

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Il punto della mattinata. Borsa italiana poco mossa in apertura di ottava. Il FTSE Italia All-Share segna + 0,50, FTSE All-Share Capped +0,49, FTSE MIB +0,47, FTSE Italia Mid Cap +0,48, FTSE Italia Small Cap +0,34, FTSE Italia STAR +0,41, FTSE AIM Italia +0,03.                   

Così anche le principali Borse europee: il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,2%, il Ftse100 di Londra lo 0,1% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,2%.
Future sugli indici azionari americani registrati in rialzo dello 0,1% circa. Tokyo in rialzo con il Nikkei 225 che chiude a +0,66%. Borse cinesi in verde: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,17%, l’Hang Seng di Hong Kong al momento segna +1,6% circa.
Euro poco mosso contro dollaro dopo l’ampia oscillazione vista alla fine della scorsa settimana. EUR/USD al momento viene scambiato a 1,1170 circa dal picco a 1,1252 di venerdì pomeriggio. Mercati obbligazionari eurozona poco mossi.

Il rendimento del Bund decennale scende di 1 bp a -0,05%, quello del BTP è stabile all’1,17%. Lo spread sale di 1 bp a 122. Bancari deboli con l’indice FTSE Italia Banche a -0,2%, l’EURO STOXX Banks segna -0,4%.

Oggi le Borse USA restano chiuse per festività.

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,42%, Nasdaq Composite +0,43%, Dow Jones Industrial +0,39%. 
La crescita inferiore alle attese del numero di occupati ha ridotto le probabilità di un incremento dei tassi già a settembre. Nel mese di agosto i nuovi posti di lavoro, nei settori non agricoli, sono aumentati di 151 mila unità. Il dato è nettamente inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano una crescita di 180 mila impieghi. Rivista al rialzo la rilevazione di luglio a 275 mila impieghi dai 255 mila precedenti. Il tasso di disoccupazione si attesta al 4,9%, stabile rispetto alla rilevazione precedente. Cresce dello 0,1% il salario orario medio a fronte di una crescita dello 0,3% su base mensile del mese precedente.
Nel mese di luglio gli ordini industriali sono cresciuti dell’1,9% dopo la flessione dell’1,8% registrato a giugno. Gli economisti avevano stimato un incremento del 2% su base mensile, ma si tratta comunque del maggior incremento negli ultimi nove mesi.

Borse asiatiche
L’ottava si apre in tono più che positivo per i mercati. La migliore performance delle ultime otto settimane è confermata dal guadagno dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che ha sfiorato un progresso dell’1,50% mentre il migliore risultato è quello dell’Hang Seng di Hong Kong, in crescita di circa l’1,70% (appena peggio fa l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

Sono i corsi valutari a guidare la seduta, con il won sudcoreano ai massimi delle ultime due settimane e il dollaro neozelandese che guadagna per la quarta giornata consecutiva. Il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa contro le altre dieci principali monete, è in declino di circa lo 0,30% mentre lo yen, deprezzatosi del 2% nella precedente ottava, guadagna circa lo 0,40% sulla divisa Usa.

Andamento legato alle dichiarazioni di Haruhiko Kuroda, governatore della Bank of Japan (BoJ), secondo cui resta ampio spazio di manovra per tagliare ulteriormente in negativo i tassi d’interesse del Sol Levante. Kuroda, parlando a Tokyo, ha sottolineato di non condividere l’opinione che vi sia un limite all’allentamento monetario e che, in questa fase, un dietrofront non è un’opzione per la seconda maggiore economia dell’Asia.

Anche per questo il Nikkei 225 di Tokyo, dopo avere toccato un progresso ampiamente superiore all’1% in intraday, limita allo 0,66% il suo guadagno in chiusura (l’indice più ampio Topix si apprezza invece dello 0,24%). Sul fronte macroeconomico, in luglio i salari medi totali sono cresciuti dell’1,4% annuo in Giappone come in giugno (dato quest’ultimo rivisto al rialzo dall’1,3% preliminare) e contro il declino dello 0,1% registrato in maggio e l’incremento dello 0,5% atteso dagli economisti.

Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio è in decisa correzione dopo il balzo del 3% registrato venerdì su possibili accordi tra Russia e Arabia Saudita per la stabilizzazione del prezzo. L’oro si muove intorno ai massimi di oltre una settimana (aveva guadagnato lo 0,9% venerdì in scia ai dati macro Usa). L’alluminio recupera terreno dai minimi di luglio mentre piombo, zinco e stagno scambiano sui massimi di oltre un anno. E a Sydney i colossi minerari Bhp Billiton e Rio Tinto guadagnano quasi il 3% e oltre l’1% rispettivamente.

A fine seduta l’S&P/ASX 200 segna un apprezzamento dell’1,06% in una giornata comunque contrastata per i petroliferi. In vista della chiusura, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano circa lo 0,20% mentre è intorno allo 0,60% l’incremento dello Shenzhen Composite. In precedenza il Kospi di Seoul aveva invece segnato un progresso dell’1,05% al termine degli scambi.

I dati macro attesi oggi
Lunedì 5 settembre

Secondo giorno degli incontri del G20 in Cina;

USA Wall Street chiusa, Festa dei lavoratori;

02:00 JPY Salario medio mensile (Lug);

03:45 CNY Caixin China Indice PMI Servizi (Ago);

03:45 CNY Caixin China Indice PMI Composite (Ago);

04:30 JPY Discorso di Haruhiko Kuroda (BoJ); 
10:30 EUR Indice di fiducia degli investitori Sentix (SEP);

11:00 EUR Vendite al dettaglio (Lug).