Da Ventotene voglia d’Europa

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1.

Lunedì 22 di agosto: una bella festa per l’Europa. Ci voleva Brexit per far recuperare, almeno sul piano delle suggestioni, una nuova consapevolezza della importanza dello Spirito d’Europa, secondo la intuizione dei Padri Fondatori. Angela Merkel, François Hollande, Matteo Renzi si  incotreranno a Ventotene, là dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, materialmente, scrissero il Manifesto del Sogno dell’Europa Unita. Da costruire sulle tragiche macerie, anche umane, lasciate dalla sciagurata guerra nazi-fascista. E’ un buon segno questo incontro: per l’Europa e per l’Italia.

Appare lontano il tempo in cui la stessa Merkel e Sarkozy, il predecessore di Hollande, sorridevano del fu Cavaliere e delle sue gaffe, che volevano essere spiritose. Oggi, sia per la sua posizione strategica in ordine alla drammatica situazione dei migranti, sia per Brexit, sia per il vento populista ed antieuropeo che soffia impetuoso in tanti Stati dell’Unione, l’Italia ha recuperato una posizione centrale, tanto che non si parla più di asse Berlino-Parigi, ma del “triangolo” Berlino-Parigi-Roma. A prescindere dai temi in Agenda, il solo fatto che si tenga questo incontro al massimo livello rappresenta una inversione di tendenza. Sia rispetto ad una sorta di rassegnazione all’incalzare del populismo, di cui anche alla costruzione di Muri e Barriere, che niente hanno a che vedere con un autentico Spirito Europeo, sia rispetto alla miope visione, aridamente monetarista e finanziaria, di solo qualche tempo fa, rigidamente propugnata dalla stessa Merkel, di cui prima vittima fu la Grecia, che pure era stata culla di Civiltà e di Cultura. Altra tappa “simbolica” di questo incontro sarà la sosta all’Isolotto di Santo Stefano, sede del Carcere, che “ospitò” sia Spinelli, che Rossi, che Sandro Pertini, che poi sarebbe diventato Presidente della Repubblica nell’Italia Liberata. Quel Carcere, se ricordo bene, diventerà, secondo l’annuncio di Matteo Renzi, che mi auguro concretamente ribadisca per l’occasione, sede di una importante iniziativa Europea. Mi piace pensare a questo incontro trilaterale come ad una Festa del rinnovato Spirito Europeo, di cui al recupero di Valori ed Ideali, che costituirono la base del Sogno di Spinelli e Rossi, concretamente realizzato da altri grandi Europeisti convinti, Capi di Stato e di Governo, Adenauer, De Gasperi, Spaak. In un tempo in cui dobbiamo sopportare troppe volgarità, di cui sono alfieri, fra gli altri, Salvini, Le Pen, Trump, mi pare importante dare segnali significativi per recuperare memorie e rilanciare Valori antichi, ma sempre attuali. In Italia, in Europa, nel Mondo. E poi, magari, Angela Merkel troverà il tempo di guardare in lontananza l’Isola d’Ischia, che le sarà di fronte, e di alimentare il proposito di ritornarvi, dopo la “defezione” di questo anno: se tornerà, insisterò perché qualcuno dei suoi amici ischitani le consigli una visita al Museo di Villa Arbusto, dove è custodita la Coppa di Nestore, insieme ad altri reperti importanti, che hanno segnato il cammino della Civiltà. Che non si misura né a colpi di spread né stringendo la cinghia della cosi detta austerità, che colpisce sempre i più deboli.

2.

Che bella, e tenera, la storia raccontata sul Corriere della Sera di mercoledì 17 di agosto. Ahmed, 13 anni, con il consenso di tutta la sua famiglia, su uno di quei maledetti barconi è arrivato a Lampedusa. Viene da un paese del Delta del Nilo, Rashid Kafr el Sheikh, ed ha un solo obbiettivo: aiutare suo fratello Farid, 7 anni, a guarire da una gravissima malattia, la piastrinopenia. In Egitto, per operarlo, i medici chiedono una cifra impossibile per le povere finanze della sua famiglia. Ahmed viene in Italia per lavorare, per mandare i soldi in Egitto per curare suo fratello e, soprattutto, per cercare medici e strutture che lo possano operare in Italia. Ha portato con sé la diagnosi scritta dai medici egiziani. “Il mio sogno è vedere mio fratello giocare senza sentirsi male, giocare con me a calcio e correre insieme senza aver paura che svenga, perché non riesce a stare in piedi.

Una storia tenera, che ha avuto subito un lieto fine. Di buon mattino dello stesso mercoledì 17, si sono mossi in tanti per una bella catena di solidarietà. Ha cominciato Matteo Renzi, che ha attivato l’Assessore della Sanità della Regione Toscana. Il piccolo Farid sarà ricoverato all’ospedale di Careggi, dove sarà curato dal professor Marco Carini. L’intera sua famiglia sarà trasferita, ed ospitata, in Toscana attraverso un ponte aereo Il Cairo-Firenze, mentre lo stesso piccolo eroe di questa storia davvero tenera, Ahmed, sarà preso in carico da una struttura per minori della cooperativa Il Cenacolo nell’area di Careggi.

Una bella “lezione”, di civiltà e di vita, all’Egitto, che non riesce a dirci la verità sulla morte del povero Regeni: almeno per capire chi ha ucciso quel giovane valoroso, che si batteva contro la violenza e la ingiustizia del potere egiziano, e dei suoi protagonisti. La cultura della Vita e della Solidarietà, intanto, ha già vinto contro quella della violenza e della morte.

3.

Il Roma di domenica 14 agosto da conto del numero dei clan e degli affiliati, che costituiscono l’esercito della criminalità organizzata secondo le statistiche ministeriali: 115 clan per oltre 5000 affiliati. Ma l’”indotto” è ben più numeroso: un intero spaccato della società napoletana, e del suo interland, “vive” di camorra e dei suoi proventi illeciti. Possibile che un fenomeno così diffuso, che “muove” un’intera economia per milioni di euro non interessi la Politica e le Istituzioni?! Possibile che se ne parli solo quando coinvolge qualche “politico” e non per la sua diffusione, che appare inarrestabile, soprattutto fra i giovani, che trovano nella camorra “occupazione” e protagonismo?! Si capisce bene che non si tratta solo di questione di ordine pubblico, rispetto alla quale sarebbe necessario ben altro approccio. Politico, istituzionale, culturale. Intanto la sinistra, o quel che ne resta, proprio non ha niente da dire? Davvero un segno dei tempi. Poveri e tristi.