Inchiesta Isochimica, il Gup di Avellino rinvia a giudizio 27 dei 29 indagati

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Il Tribunale di Avellino ha rinviato a giudizio 27 delle 29 persone indagate per il disastro dell’Isochimica: a vario titolo devono rispondere di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, disastro ambientale, omissione di atti di ufficio e omesso controllo. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 9 dicembre.
 
Il gup, Fabrizio Ciccone, ha accolto quasi in toto le richieste formulate dal Procuratore capo, Rosario Cantelmo, e dai sostituti Roberto Patscot e Elia Taddeo, a conclusione dell’inchiesta, per complessive 220 mila pagine sull’attività di “scoibentazione” che dal 1983 al 1988 avveniva all’interno dei capannoni di Borgo Ferrovia dell’isochimica di Elio Graziano. Il giudice ha invece prosciolto due dirigenti del comune di Avellino, Luigi Angelo Cicalese e Franco Tizzani, indagati per disastro ambientale, perché “il fatto non sussiste”. Elio Graziano è stato prosciolto per la morte di uno degli ex operai, Consiglio Vietri, deceduto per una patologia collegata alla prolungata esposizione all’amianto, ma dovrà rispondere di tutti gli altri reati contestati dall’inchiesta della Procura avellinese.