Considerando lo sviluppo economico che ormai da qualche anno ha annullato la corsa al rialzo dei consumi, decretando al contrario un’involuzione del mercato così massiccia da indurre parecchi negozi, anche storici, a chiudere una volta per tutte la propria fonte di guadagno, probabilmente oggi investire in Italia è una missione difficilmente sostenibile. A scoraggiare ulteriormente tutti i potenziali investitori dalla possibilità di operare in Italia, è l’incapacità di uno stato che non ha saputo adeguarsi al cambiamento imposto dalla crisi e che, di fronte a quest’ultima, non è riuscito a modificare la sua mentalità per darsi un assetto adeguato a saper sopperire al drastico calo dei consumi. Molti potenziali imprenditori perciò, preferiscono soluzioni alternative, come aprire una società in Croazia, in Slovenia o in Serbia, piuttosto che investire direttamente in Italia.
La Croazia, pur essendo di dimensioni ridotte rispetto all’Italia, è caratterizzata da un territorio articolato e differente, che la rendono adatta per avviare diverse tipologie di attività. Non bisogna dimenticare che parte della Croazia era sotto l’Italia, perciò nella maggior parte del territorio si parla l’italiano. Il bilinguismo (italiano – croato) è diffuso specialmente nelle zone turistiche. Questo fatto rende la Croazia una meta interessante per il business. Le procedure di costituzione sono rapide ed efficaci. Aprire una società in Croazia è veramente un gioco da ragazzi. Inoltre le forme giuridiche assomigliano a quelle italiane. Oltre alla ditta individuale che risponde personalmente con il proprio capitale per i propri debiti, la forma più diffusa è le società a responsabilità limitata.
Ecco i principali motivi, perché è vantaggioso scappare dall’Italia e aprire una società in Croazia. E’ decisamente conveniente dal punto di vista fiscale, in quanto la tassazione sugli utili societari è pari al 20%. Per l’imposta sul valore aggiunto (IVA, in croato PDV) viene applicata un’aliquota ordinaria del 25%, del 10% in ambito turistico, ristorativo, ricettivo, e del 5% su determinate categorie di beni. Moltissimi sono anche i vantaggi che potete usufruire quando decidete di aprire una società in Croazia, agevolazioni che nella maggior parte dei casi permettono d’abbassare le imposte a fronte di investimenti ed assunzioni di personale. Bisogna inoltre sottolineare, che la Legge sulle società commerciali dispone che gli investitori stranieri hanno gli stessi diritti e assumano i medesimi obblighi degli investitori domestici. Chiunque può costituire una società in Croazia, a prescindere dalla propria nazionalità o dal luogo di residenza. In Croazia non esiste una legislazione specifica per gli investimenti e gli imprenditori stranieri che vogliono “fare impresa” in Croazia: non devono essere titolari di una percentuale minima di azioni o quote di partecipazione di una società di capitali croata.
Insomma, viviamo in un mondo che sempre più verte alla globalizzazione e allo scambio d’affari. Sarebbe illogico non cogliere l’occasione e utilizzare tutti i vantaggi che ci vengono offerti da uno stato vicinissimo all’Italia, con una fiscalità e burocrazia molto più vantaggiose, che quella che ci troviamo ora sfortunatamente in Italia. La Croazia sta diventando uno stato che attira anno dopo anno una maggiore quantità di imprenditori che vogliono scappare dall’alta fiscalità e complicata burocrazia italiana. Inoltre nel 1996 l’Italia e la Croazia hanno firmato un accordo di protezione e di promozione degli investimenti. L’Italia insieme alla Germania ed alla Slovenia sono tra i principali partner commerciali del paese. Questo è sicuramente il momento ideale per investire in questo stato oltre Adriatico. Con l’aiuto delle ditte che sono specializzate in questo settore, potete aprire una società in Croazia in sole 24 ore. Una delle migliori agenzie è Firmica, che oltre essere presente in Croazia, ha la propria sede in Slovenia, nella bellissima e moderna capitale di Ljubljana.
