Bremain, il mercato sembra ottimista sull’esito del voto

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Il punto. È arrivato, finalmente, il giorno del referendum sulla Brexit. Dopo mesi di dibattiti, gli elettori britannici decideranno se il Regno Unito debba rimanere nell’Unione Europea. L’ultimo sondaggio di YouGov mostra che il fronte dei “Remain” è in testa con il 51% delle intenzioni di voto contro il 49% del fronte “Leave”.

Il mercato sembra ottimista sull’esito del voto di oggi e sta spingendo la sterlina britannica ai massimi dell’anno. In Asia, in avvio di seduta la coppia GBP/USD ha raggiunto quota 1,4844 perché gli operatori scommettono che i britannici voteranno per rimanere nell’Unione.

Dunque, la sterlina guadagna terreno e l’UK Pound Sterling Index riportato dal Financial Times segna un rialzo dello 0,08 per cento. 
Il cambio GBP/JPY indica un apprezzamento dello 0,72% sullo yen.

L’euro/dollaro segna un rialzo dello 0,35% a 1,1337 e la moneta unica recupera anche sulla sterlina con un leggero rialzo dello 0,03 per cento.

Ad ogni modo, la Bce e la Fed si sono dette pronte ad affrontare gli eventuali shock di un Brexit, sebbene rimanga una sostanziale incertezza sugli eventuali effetti ad ampio raggio di un simile evento.

Prudenza a Piazza Affari. I maggiori indici azionari di Milano si portano comunque sopra il riferimento: il Ftse Mib guadagna lo 0,09%, il Ftse Italia All Share lo 0,05% e il Ftse Italia Star cede lo 0,11 per cento.

In contrazione frazionale i titoli del credito con il settoriale Ftse Italia Banche che cede lo 0,51 per cento. La Banca Centrale Europea ha autorizzato Quaestio Capital Management all’acquisto di una partecipazione qualificata e in misura eccedente il 50% di Veneto Banca e dei relativi diritti di voto. Quaestio Capital Management SGR è la società di gestione indipendente che gestisce il fondo “Atlante”. Una nota del gruppo ha inoltre smentito i rumors sull’ipotesi di cessione della Banca Popolare di Vicenza da parte del Fondo Atlante.

Borse asiatiche
Asia contrastata aspettando la Brexit. In attesa dei risultati del voto in GB i mercati dell’Asia registrano perdite per Taiwan, Indonesia, Corea del Sud e, soprattutto, per le piazze della Cina continentale. Ma sul fronte valutario, protagonista assoluta resta la sterlina, che scambia ai massimi del 2016 su aspettative per una vittoria degli “europeisti” al referendum sull’uscita della Gran Bretagna dalla Ue. Lo yen, invece, è in declino di circa lo 0,20% sul dollaro Usa (ed è in flessione per la quinta seduta consecutiva nei confronti dell’euro).

L’indebolimento della divisa nipponica si riflette in una seduta positiva per Tokyo: in chiusura il Nikkei 225 guadagna l’1,07% (performance simile per l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dell’1,10%). Sul fronte macroeconomico, la lettura preliminare dell’indice Pmi del Giappone stilato da Mar kit/Nikkei segna per il mese di giugno un progresso a 47,8 punti dai 47,7 punti del dato finale relativo a maggio (48,2 in aprile), livello più basso dal dicembre 2012. Il dato, per il quarto mese sotto alla soglia di 50 punti che separa crescita da recessione, si confronta con attese degli economisti per un incremento a 48,2 punti.

Il petrolio è in significativo recupero (il Wti scambia in progresso di circa lo 0,70%) sull’output più basso dal settembre 2014 e sul declino delle scorte in Usa. Tra le altre materie prime, l’oro scambia intorno ai minimi di due settimane, nichel e stagno perdono oltre mezzo punto percentuale a Londra, mentre il rame è sostanzialmente invariato vicino ai massimi delle ultime sei ottave. Performance contrastanti che si riflettono sui titoli del settore in Australia (i colossi minerari Bhp Billiton e Rio Tinto sono comunque in significativo progresso). A fine giornata è dello 0,19% l’apprezzamento dell’S&P/ASX 200 di Sydney. Perde invece lo 0,29% il Kospi di Seoul.

Quasi in chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,70% mentre lo Shenzhen Composite limita intorno allo 0,20% il suo declino. In progresso Hong Kong: l’Hang Seng guadagna infatti circa lo 0,30% (leggermente peggiore la performance dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China, che scambia intorno alla parità).

 

Borsa Usa
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in leggero calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,27%, l’S&P 500 lo 0,17% e il Nasdaq Composite lo 0,22%.

L’Indice Prezzi Abitazioni pubblicato dalla Federal Housing Finance Agency (FHFA) è cresciuto dello 0,2% nel mese di aprile, al di sotto delle attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento dello 0,6% e in rallentamento dal +0,8% rilevato a marzo. Su base annuale l’indice è salito del 5,9% dal 6,1% della rilevazione precedente.

La National Association of Realtors ha reso noto che le vendite di abitazioni esistenti sono aumentate a maggio dell’1,8% rispetto ad aprile (+1,3%), a 5,53 milioni. Il dato è risultato superiore al consensus fissato su un incremento dell’1,1%.

Sul fronte societario Tesla Motors -10,45%. Il produttore di auto elettriche ha presentato un’offerta interamente in azioni per acquisire SolarCity (+3,26%). Elon Musk, chief executive e fondatore di Tesla è tra i fondatori anche dell’azienda leader nell’energia solare in California, di cui detiene il 22% del capitale. Tesla ha messo sul piatto 26,50-28,50 per azione SolarCity, garantendo un premio del 25-35% e per una valutazione complessiva fino a 2,8 miliardi di dollari.

I dati macro attesi oggi
Giovedì 23 giugno

GBP Brexit Referendum

01:50 JPY Acquisto di Bonds esteri;
01:50 JPY Investimenti esteri in titoli azionari;
04:00 JPY Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero (Giu);

09:00 EUR Indice PMI manifatturiero francese (Giu);

09:00 EUR Indice PMI Markit composito francese (Giu);

09:00 EUR Indice dei direttori agli acquisti del settore terziario francese (Giu);
09:30 EUR Indice PMI composito tedesco (Giu);
09:30 EUR Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero (Giu);

09:30 EUR Indice dei direttori degli acquisti del settore servizi tedeschi (Giu);

10:00 EUR Nuovi ordinativi industriali italiani (Apr);

10:00 EUR Vendite industriali italiane (Apr);
10:00 EUR Indice PMI manifatturiero (Giu);
10:00 EUR Indice composito dei servizi (Giu);

10:00 EUR Indice dei direttori agli acquisti del settore servizi (Giu);

11:00 EUR Saldo della bilancia commerciale italiana non-UE (Mag);

14:30 USD richieste settimanali di sussidi di disoccupazione;
15:45 USD Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Giu);
16:00 USD Indice predittivo (Mensile) (Mag);

16:00 USD Vendite di nuove abitazioni (Mag);

16:00 USD Vendita di case nuove (Mensile) (Mag).