Napoli-Madrid, Intesa nel segno dell’arte: Picasso sbarca nel capoluogo campano

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“Arlecchino con specchio”, capolavoro assoluto di Pablo Picasso del Museo Thyssen-Bonemisza di Madrid, è esposto da oggi a Napoli, alle Gallerie d’Italia di Palazzo Zevallos Stigliano. La struttura napoletana ha prestato al museo madrileno “Il Martirio di sant’Orsola”, ultimo dipinto realizzato da Caravaggio pochi mesi prima di morire. Lo scambio – presentato oggi a Napoli – è il secondo appuntamento della rassegna “L’Ospite illustre” promossa da Intesa San Paolo per far conoscere capolavori in sedi diverse da quelle nelle quali sono di solito conservati. La presenza dell'”Arlecchino” a Napoli – spiegano Michele Coppola, responsabile delle attività culturali di Intesa Sanpaolo, e Paloma Alarcò, responsabile di pittura moderna al Thyssen-Bornemisza – è particolarmente significativa perché bellezza e caratteri dell’opera (con il fanciullo che indossa una calzamaglia tipica degli acrobati e il viso maliconico di Pierrot ricoperto dal cerone) derivano dal confronto di Picasso con le antiche pitture romane che egli ammirò nella sua visita a Pompei nel 1917. Nel suo soggiorno a Napoli Picasso analizzò anche la tradizione iconografica della figura di Pulcinella che fu una componente della sua ispirazione quando, nel 1920, disegnò le scene e i costumi per il balletto “Pulcinella” di Igor Stravinskij. Su quegli studi furono poi realizzati i costumi e le scene del “Pulcinella” che il Teatro San Carlo di NAPOLI allestì nella stagione 1986-87 e che sono oggi esposti a Palazzo Zevallos insieme all'”Arlecchino”. Durante la presentazione dell’esposizione dell'”Arlecchino”, è stato lanciato il programma “Careers in Art”, ideato da Intesa Sanpaolo per avvicinare i giovani ai mestieri dell’arte. Studenti di scuola media saranno coinvolti in programmi di orientamento ai mestieri dedicati alle professioni dell’artigianato artistico campano della durata di una settimana; quelli delle scuole superiori riceveranno un canovaccio focalizzato sulla Commedia dell’Arte a partire dal quale, nell’arco di due settimane, dovranno realizzare uno spettacolo conclusivo. Questo esercizio li porterà a confrontarsi con tutti i mestieri coinvolti in una produzione artistica, dal direttore generale al direttore artistico, al regista, allo scenografo, al tecnico del suono, a quello delle luci, al costumista, al truccatore, e così via. “In Italia – ricorda Coppola – ci sono oltre 4.000 musei, più di 85.000 chiese tutelate, 6.000 siti archeologici, 367 aree archeologiche e 40.000 dimore storiche, senza neanche citare quadri, statue e altre opere d’arte. E’ un patrimonio enorme la cui valorizzazione non è solo un impegno civile e culturale, ma una grande occasione di sviluppo economico, soprattutto per i giovani”. La mostra di Napoli resterà aperta fino al prossimo 11 settembre; quella di Madrid dal 21 giugno al 18 settembre.